Imu e agricoltura: esclusi da pagamento seconda rata i fabbricati rurali strumentali all’attività

“Sono inoltre compresi nell’esclusione anche i terreni posseduti da coltivatori diretti e coltivati da una società di persone tra gli stessi costituita…”
E’ stato pubblicato Sabato il Decreto Legge che ha stabilito chi dovrà pagare la seconda rata IMU entro il prossimo 16 Dicembre e le richieste avanzate dal mondo agricolo sono state accolte solo per metà creando non poca confusione tra gli addetti dichiara il Presidente di Confagricoltura Sandra Santamaria. Per quanto riguarda il settore agricolo saranno esclusi dal pagamento della seconda rata i fabbricati rurali strumentali all’attività e i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti iscritti previdenzialmente.
Questa è l’interpretazione da dare alla norma contenuta nel decreto legge approvato dal Governo. Si ricorda che i terreni agricoli e fabbricati rurali hanno usufruito per il primo semestre 2013 dell’esclusione dall’imposta municipale. I terreni agricoli sono risultati allora esenti in tutti i casi indipendentemente dalla qualifica del proprietario, fosse esso coltivatore diretto (Cd), imprenditore agricolo professionale (Iap) o semplice proprietario.
Per la seconda rata del 2013, il decreto legge ha confermato l’esclusione dall’imposta municipale per i fabbricati rurali e solo in parte per i terreni agricoli. Pertanto, dichiara il Presidente di CIA Gianfranco Croese: " l’esenzione si applicherà certamente per tutti i terreni agricoli ubicati nei Comuni svantaggiati, mentre nei comuni cosiddetti costieri l’esclusione scatta nel caso di terreni di proprietà o in usufrutto di imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti e coltivati direttamente dai medesimi purché iscritti alla gestione previdenziale".
Sono inoltre compresi nell’esclusione anche i terreni posseduti da coltivatori diretti e coltivati da una società di persone tra gli stessi costituita. Invece saranno soggetti a Imu per il secondo semestre 2013 i terreni in possesso e condotti da non coltivatori e per assurdo anche quelli concessi in affitto a terzi anche se il conduttore risulta essere Iap o Cd colpendo cosi’ anche quei terreni che i genitori hanno affittato ai figli per coltivare. Questi entro il 16 Dicembre dovranno pagare il 50 % dell’aliquota che il Comune ha deliberato per il 2013.
Ma non è tutto qui , nel Decreto il Governo si è riuscito ad inventare, come per la prima casa, anche per tutti i terreni agricoli (senza distinzioni come per la seconda rata), ubicati nei Comuni costieri, la mini IMU, che dovrebbe essere versata entro il 16 Gennaio in quei Comuni dove è stata stabilita un’aliquota piu’ alta del 7,6 per mille. Si dovrebbe versare il 40 % della differenza di aliquota rispetto al 7,6 per mille. E’ veramente il caos ed Agrinsieme sta impegnandosi a livello Nazionale affinchè la norma venga cancellata nella Legge di Stabilità che deve essere approvata nei prossimi giorni.
Presidente CIA Presidente
Gianfranco Croese
Presidente Confagricoltura
Sandra Santamaria