Vicenda Ottagono a Imperia, il sindaco Carlo Capacci risponde a Piera Poillucci

“Signora Poilucci, se ha evidenza che “vi sia altro” la invito a darne prova e a rivolgersi alle competenti autorità altrimenti la diffido a continuare con le infondate, quanto diffamatorie, affermazioni circa “altri” interessi alla vicenda Ottagono”
Gentile Signora Poilucci, noto con dispiacere che il mio richiamo al rispetto delle istituzioni che si stanno adoperando per la risoluzione del caso “Ottagono” è completamente disatteso.
Ho infatti avuto modo di leggere il suo articolo intitolato “Forti coi deboli, deboli coi forti” ed ho riflettuto molto prima di darne riscontro.
Lei riferisce [non ho ben capito se a titolo personale o in nome e per conto del Suo Gruppo] che, alla Sua interrogazione dello scorso 29 ottobre sulla vicenda Ottagono, avrei risposto: senza “contenuto”, “con alterigia e distacco” e “con aria chiaramente scocciata”.
Sono sorpreso della sua capacità interpretativa dei miei sentimenti e delle mie emozioni ma la inviterei a concentrarsi sui contenuti formulati dall’Amministrazione e dallo scrivente in maniera intellegibile.
Lei ritiene che il problema sia “giuridicamente semplice” dimenticandosi che l’Amministrazione non è un Tribunale e che le implicazioni giuridiche sono sottese agli equilibri sociali mobilissimi, soprattutto in questa vicenda.
Si domanda poi se “alla base di tutta questa paura di disturbare la TRA.DE.CO.” […] “non vi sia altro” ad esempio il fatto che mio padre “affitta l’immobile alla TRA.DE.CO.”
Vorrei con questo mio riscontro stabilire i limiti della debacle politica ed invitare la Consigliera Poilucci a perseguire ogni azione finalizzata alla verifica del citato “alla base della paura … vi sia altro”.
Gentile Signora Poilucci, se ha evidenza che “vi sia altro” la invito a darne prova e a rivolgersi alle competenti autorità altrimenti la diffido a continuare con le infondate, quanto diffamatorie, affermazioni circa “altri” interessi alla vicenda Ottagono.
Ritengo già elevata la tensione sociale relativamente al caso e gli interventi denigratori, sull’operato mio personale e dell’Amministrazione, non servono a nulla se non ad acuire il nervosismo dei soggetti coinvolti.
Carlo Capacci "cittadino tra i cittadini"