Sconto sul pieno dal 20% al 30% ma con carburante di contrabbando in un distributore di Bordighera

9 novembre 2013 | 08:24
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Sconto sul pieno dal 20% al 30% ma con carburante di contrabbando in un distributore di Bordighera

I finanzieri dopo aver scoperto questo “impianto di rifornimento” abusivo hanno denunciato i gestori del distributore in concorso con i due autisti romeni della motrice per il reato di contrabbando, ed hanno sequestrato 700 litri di gasolio

I militari della di Finanza di Ventimiglia, al termine di un’attività di intelligence e di controllo del territorio volta al contrasto delle frodi in materia di accise sui prodotti petroliferi, hanno scoperto un distributore stradale di carburanti di Bordighera che oltre alle colonnine di rifornimento ufficiali, aveva realizzato un’ulteriore postazione di rifornimento abusiva con la quale veniva erogato del carburante di contrabbando ad un prezzo inferiore del 20-30% rispetto alla tariffa completa, comportando una sottrazione delle accise per circa 60.000 euro a partire dall’estate passata. Grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza, acquisite dai finanzieri, sarà inoltre possibilr, mediante i numeri di targa degli automezzi, risalire ai clienti che hanno fatto il pieno.

In particolare i finanzieri, al termine di vari appostamenti, nel pomeriggio del 7 novembre sono intervenuti in una stazione di servizio di Bordighera dopo aver notato diverse persone che, con fare sospetto, armeggiavano intorno ad una motrice con targa romena, parcheggiata nei luoghi anzidetti ma in una posizione defilata rispetto alle normali colonnine di erogazione.

Non appena i militari si sono avvicinati, hanno subito notato un lungo tubo giallo che partiva da uno dei due serbatoi della motrice romena e terminava collegato ad un piccolo motore aspirante, a sua volta collegato ad conta litri, un piccolo dispositivo analogo a tutti quelli presenti sulle colonnine dei distributori di carburanti.
Dal conta litri, partiva poi un ulteriore tubo di gomma che entrava nella parte superiore di una cisterna di forma quadrata, della capacità di 1000 litri, adagiata per terra e che era nascosta da una tavola di legno e dallo scafo di una piccola imbarcazione.

Il macchinoso ed illegale dispositivo proseguiva dalla parte bassa della cisterna, dove c’era un rubinetto da cui partiva una conduttura di plastica che fuoriusciva dal muretto perimetrale dell’area di servizio, per poi rientrare qualche metro dopo nell’area medesima in prossimità di un impianto di lavaggio. In poche parole, il motore aspirante, che era alimentato da una batteria per automobili, consentiva di prelevare il carburante presente nei serbatoi della motrice romena, e di pomparlo, passando attraverso il conta litri, nella cisterna quadrata da cui, infine, sarebbe stato erogato “in nero”, tramite l’ultimo tratto di tubazioni.

Questo macchinoso ed illegale dispositivo è stato creato ad hoc dai gestori dell’area di servizio di Bordighera che se ne sono avvalsi in numerose occasioni per approvvigionarsi e rivendere carburante di provenienza ignota, ovvero del carburante di contrabbando.

I finanzieri dopo aver scoperto questo “impianto di rifornimento” abusivo, hanno denunciato  i gestori del distributore in concorso con i due autisti romeni della motrice per il reato di contrabbando, ed hanno sequestrato tutti gli artifizi e meccanismi descritti, assieme a circa 700 litri di gasolio, ed alla motrice da cui stava avvenendo il “travaso” illegale di carburante. Sembrerebbe che siano avvenute delle erogazioni fraudolente di carburante per svariate migliaia di litri.