Furti di fiches al Casinò: pm chiede 4 anni e 6 mesi per Avallone e Giordano e 3 anni per Ferrando

6 novembre 2013 | 09:57
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Furti di fiches al Casinò: pm chiede 4 anni e 6 mesi per Avallone e Giordano e 3 anni per Ferrando

La posizione più delicata risulta essere quella di Avallone. In un filmato, in particolare, mostrato alle precedenti udienza, si vede Avallone ritirare 10 fiches da 100 euro l’una e darne al cliente due da 1.000 euro ciascuna

Si chiusa con tre richieste di condanna, davanti al giudice Anna Bonsignorio, di Imperia, la requisitoria al processo sui presunti furti di fiches ai tavoli verdi della casa da gioco.

Il pubblico ministero Roberto Cavallone ha chiesto: 4 anni e 6 mesi di reclusione per Lorenzo Avallone e Antonio Giordano e 3 anni per Claudio Ferrando. Terminata la discussione del pm ha preso la parola l’avvocato Alessandro Mager – legale di parte civile del Casinò di Sanremo, che ha chiesto 40mila euro in solido per Avallone e Giordano e 6mila euro per Ferrando, come danno patrimoniale e di immagine.

Hanno, quindi, preso la parola gli avvocati Bruno Di Giovanni e Andrea Rovere, in difesa dei tre imputati e il processo è stato rinviato al 4 dicembre per le repliche e la sentenza La posizione più delicata risulta essere quella di Avallone. In un filmato, in particolare, mostrato alle precedenti udienza, si vede Avallone ritirare 10 fiches da 100 euro l’una e darne al cliente due da 1.000 euro ciascuna.

Una, in particolare, cade e viene raccolta dal croupier Avallone che l’appoggia successivamente sull’altra, girando entrambe al cliente (Giordano). La non buona fede dei vari passaggi, secondo gli inquirenti, consisterebbe nel fatto che i due croupier – ad Avallone, tuttavia, viene contestata la gran parte dei 34 episodi filmati – passano le fiches "brevi manu", senza seguire il rigido protocollo del gioco. E il tutto, tra l’altro, sotto gli occhi vigili delle telecamere.

Per farla breve, le fiches che vengono date al cliente, non solo quelle ricevute, dovrebbero essere tagliate e rese visibili alle telecamere. In questo caso, come emergerebbe dai filmati, Avallone avrebbe fatto in modo di coprire le fiches, in modo che non si potesse quantificare il loro valore. Quest’ultime, inoltre, sarebbero state consegnate in modo diretto, anzichè spinte sul tavolo.

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