Tre ultrà dell’Imperia dal giudice con l’accusa di resistenza per la foto clandestina al carabiniere

I fatti risalgono al 20 maggio del 2011, giornata in cui allo stadio Ciccione di Imperia, si svolgeva la partita decisiva per la promozione dell’Imperia
Tre ultrà dell’Imperia: Gianluca Botto, Simone Giovannelli e Luca Delle Rocche, sono dovuti comparire, stamani, davanti al giudice monocratico, di Imperia, Domenico Varalli, in quanto accusati di resistenza a pubblico ufficiale. I fatti risalgono al 20 maggio del 2011, giornata in cui allo stadio Ciccione di Imperia, si svolgeva la partita decisiva per la promozione dell’Imperia.
E’ allora, che Giovannelli chiede una sigaretta a un maresciallo dei carabinieri, che a sua volta gli chiese se è capace a prepararsi la sigaretta con tabacco e cartine. Lui risponde di sì e il sottufficiale dell’Arma gli passa il tabacco con le cartine. Proprio i9n quel momento, secondo quanto risulta dalla ricostruzione dei fatti, Botto scatta una foto col telefonino all’amico e riprende di sfondo anche il carabiniere.
Quest’ultimo contrariato, gli chiede si cancellare quella foto, dopo un po’ di insistenza, alla fine Botto cancella la foto, ma il militare, a quanto pare, gli chiederebbe di cancellare anche le altre. Alla fine, alòla vista del trambusto, una decina di tifosi dell’Imperia scendono dagli spalti per accertarsi dell’accaduto e, alla fine, la situazione torna alla calma.
Nel frattempo, però, il maresciallo identifica i due ragazzi, più un terzo tifoso e un mese dopo arriva a tutti la diffida, il "Daspo", dall’entrare negli stadi. A finire nei guai anche Giovannelli, che aveva soltanto chiesto la sigaretta al maresciallo, per essersi rifiutato in un primo istante di fornire le proprie generalità, pensando di non aver commesso nulla di male. Stamani, il giudice ha ascoltato Giovannelli e un testimone, un idraulico di Imperia, tifoso, che si trovava con gli amici denunciati quella giornata.
L’imperia, comunque, vinse la partita e i tifosi, successivamente, festeggiarono. Il giudice ha, poi, aggiornato l’udienza al prossimo 10 febbraio.
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