Sparò e uccise l’amico d’infanzia: per la Corte di Assise fu omicidio volontario: 10 anni a Trazza






Trazza venne condannato, in abbreviato, dal gup Maria Grazia Leopardi, di Sanremo, complessivamente a 4 anni, in quanto il reato di omicidio “volontario” venne derubricato in “colposo” e venne giudicato in continuazione col porto d’armi
La Corte di Assise di Appello di Genova ha condannato a 10 anni e 6 mesi di reclusione: Nicola "Niki" Trazza, il giovane di 26 anni accusato di omicidio volontario in merito alla morte di Giovanni Isolani, il suo conterraneo, di Praia a Mare (Cosenza), freddato con un solo colpo di pistola al cuore, il 16 dicembre del 2010, in un negozio di ortofrutta del quartiere San Martino, a Sanremo.
Il procuratore generale aveva chiesto una condanna a 16 anni di reclusione per l’omicidio e ad 1 anno e 4 mesi per il porto abusivo di arma da fuoco. In primo grado, Trazza venne condannato, in abbreviato, dal gup Maria Grazia Leopardi, di Sanremo, complessivamente a 4 anni, in quanto il reato di omicidio "volontario" venne derubricato in "colposo" e il porto d’armi venne contemplato in continuazione con l’omicidio.
Il pg, dunque, aveva riproposto la pena chiesta a suo tempo dal pubblico ministero Antonella Politi, durante il rito abbreviato ovvero: 24 anni di carcere – diventati 16 con la riduzione del rito – per l’omicidio volontario e altri 2 anni – ridotti a 1 anno e 4 mesi – per il porto e la detenzione di armi. Nicola Trazza è ora in libertà con l’esclusivo obbligo di firma. La Corte era formata da due giudici togati e cinque popolari.
L’avvocato di Trazza, Luigi Patrone, ha già annunciato che ricorrerà per Cassazione.