Morìa di uccelli alle foci dei torrenti San Lorenzo e Argentina: colpa del “BOTULINO” nel fango

La conferma è giunta, oggi, dal responsabile dell’Ufficio Veterinario del’Asl 1 Imperiese, Giovanni Rivò, dopo aver acquisito il referto – per ora solo verbale – delle analisi effettuate dall’istituto Zooprofilattico, di Torino
E’ stato un battere appartenente alla famiglia dei "clostridium", più comunemente noto come botulino, ad avere un ucciso un cinquantina di volatili, soprattutto anatre, ma anche qualche germano e qualche cormorano, trovati morti, nei gironi scorsi, alla foce del torrente San Lorenzo e a quella del torrente Argentina, in provincia di Imperia.
La conferma è giunta, oggi, dal responsabile dell’Ufficio Veterinario del’Asl 1 Imperiese, Giovanni Rivò, dopo aver acquisito il referto – per ora solo verbale – delle analisi effettuate dall’istituto Zooprofilattico, di Torino, su alcuni campioni. Rivò spiega che non è, poi, così raro che volatili, soprattutto appartenenti a specie migratorie, contraggano questo batterio, che si nasconde nel fango e che viene trasportato dalle piogge.
Anche alcuni gabbiani sono morti, avendo contratto il botulino nel tentativo di mangiare le carcasse delle anatre. Un caso analogo si era già verificato l’anno scorso. Questa forma di botulino, di tipo "C" non rappresenterebbe una minaccia per l’uomo, essendo di difficile trasmissione.