Il tribunale collegiale d’Imperia discute la misura della sorveglianza speciale per Rodolfo Maffodda

La misura, chiesta nei mesi scorsi, dall’allora procuratore della Repubblica, di Sanremo, Roberto Cavallone, nel caso in cui venisse accordata, diventerebbe operativa, nel momento i cui Maffodda uscirà dal carcere
Il tribunale collegiale di Imperia ha discusso, ieri, la richiesta della misura di prevenzione – consistente nella sorveglianza speciale – a carico di Rodolfo Maffodda, 56 anni, in carcere, i quanto deve scontare una pena a 7 anni e 9 mesi di reclusione per tentato omicidio, per l’aggressione avvenuta, il 5 marzo 2010, in via Nuvolone, ad Arma di Taggia, dove ha esploso cinque colpi di pistola contro Rosario Gaeta, 59 anni, ferito ad un braccio, mentre si trovava in auto (una Citroen) con il figlio.
Assistito dall’avvocato Alessandro Moroni, il collegio si è riservato di decidere. La misura, chiesta nei mesi scorsi, dall’allora procuratore della Repubblica, di Sanremo, Roberto Cavallone, nel caso in cui venisse accordata, diventerebbe operativa, nel momento i cui Maffodda uscirà dal carcere.