Lega: “Politici contrari a soppressione del tribunale di Sanremo fanno poi parte del governo Letta”

30 settembre 2013 | 09:07
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Lega: “Politici contrari a soppressione del tribunale di Sanremo fanno poi parte del governo Letta”

“La nostra è una battaglia seria, di assoluta contrarietà a un dannoso provvedimento che porta alla chiusura di presidi di legalità sul territorio senza comportare risparmi, ma piuttosto aggravi di costi per i cittadini” sottolinea Francesco Bruzzone

"È opportuno e doveroso fare delle distinzioni, perché è vero che tutte le forze politiche e pressoché ogni partito, nella campagna elettorale dello scorso febbraio, si sono dichiarati contrari alla soppressione dei tribunali di Sanremo e Chiavari, e promettendo altresì di adoperarsi per scongiurare che tale eventualità si verificasse, ma è altrettanto vero che non tutti i partiti, una volta svoltesi le elezioni, si sono dimostrati coerenti. Perché le stesse forze che, anche con la discesa in campo dei loro esponenti di spicco, hanno promesso di difendere i tribunali di Chiavari e Sanremo contro la chiusura decisa dal governo tecnico, le troviamo oggi a sostegno e parte integrante dell’attuale governo Letta, che sta portando avanti l’iter di soppressione". Così ha dichiarato Francesco Bruzzone, capogruppo della Lega Nord nel Consiglio Regionale della Liguria, questa mattina, nella discussione sulla proposta di referendum abrogativo sulla soppressione dei tribunali.

"Non tutti i partiti, per fortuna, sostengono questo governo, e mi riferisco in particolare al movimento di cui faccio parte, la Lega Nord, che con coerenza ha espresso la sua contrarietà al provvedimento di chiusura dei tribunali fin dal primo giorno, mantenendo la stessa identica posizione sia prima che dopo la campagna elettorale, e promuovendo azioni a tutti i livelli, anche in sede parlamentare, contro la soppressione promossa da Monti e attuata da Letta. La nostra è una battaglia seria, di assoluta contrarietà a un dannoso provvedimento che porta alla chiusura di presidi di legalità sul territorio senza comportare risparmi, ma piuttosto aggravi di costi per i cittadini. Credo che certi distinguo siano necessari e opportuni", ha aggiunto il Consigliere Regionale.