La profonda amarezza nonchè delusione da parte dei professori d’orchestra della Sinfonica

L’unico modo per tenerla in vita e far sentire la nostra voce e difenderla a spada tratta e rendere nota al pubblico la situazione di disagio che sta vivendo
Volevo rendere nota e pubblica lo stato di sconforto e profonda amarezza nonchè delusione da parte dei professori d’orchestra della Sinfonica di Sanremo di cui pochi parlano e altrettanto pochi s’interessano. L’unico modo per tenerla in vita e far sentire la nostra voce e difenderla a spada tratta e rendere nota al pubblico la situazione di disagio che sta vivendo e l’unico modo per far valere la loro voce è se ci uniamo tutti in un unico coro e invitiamo i nostri amministratori a porre attenzione anche nei confronti della cultura dato che in Italia è la più penalizzata! e se i giovani di oggi sono quel che sono dobbiamo ringraziare le scelte politiche che hanno tralasciato i piani di sensibilizzazione dei giovani verso l’arte e la cultura lasciando trapelare messaggi ostili (se i ministri tagliano la cultura vuol dire che non serve a nulla!).
Sin dall’infanzia una vita piena di sacrifici e tante ore di studio dedicata alla musica con la voglia e l’entusiasmo di emozionarci, condividere e tramandarci veri e propri patrimoni mondiali dei più grandi Maestri della musica, quando ancora la musica era più una vocazione e una missione piuttosto che semplice show business.
Un adolescenza di studi dalle 5 alle 10 ore al giorno senza sosta e senza tener conto delle festività mentre altri coetanei una volta svolti i compiti ed aver studiato la lezione andavano a giocare, a divertirsi e spassarsela. Un lavoro di un intera vita gettata alle ortiche da pseudopolitici che amministrano questa città che, come unico valore o come unico fiore all’occhiello (più che altro un crisantemo!) da sostenere, promuovere e pubblicizzare è la movida di piazza Bresca invogliando i giovani a rintronarsi coi fumi dell’alcol! questa è diventata Sanremo? tagliare a più del 50% la busta paga dei professori d’orchestra per garantire alcolismo per la città? stanziare fondi per spese pubbliche indecenti?! la risposta più eclatante che il Comune di Sanremo ha dato circa un anno e mezzo fa ai rappresentanti dell’orchestra, durante un’assemblea, è stata "piuttosto che versare i soldi alla Fondazione dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo li stanziamo nel piano urbanistico per migliorare strade e marciapiedi"! di fatto a pochi mesi di
distanza è stato disteso il "green carpet", quell’orribile erba sintetica in Piazza Colombo, un opera che è costata alla nostra "povera" cassa cittadina circa 150 mila euro (esattamente la cifra che avrebbe avuto bisogno l’Orchestra, uno schiaffo morale!). Poi il Comune si è dilettato nell’asfaltatura delle strade ed alle opere di manutenzione dei marciapiedi.
Di fatti i marciapiedi sono un pericolo per qualsiasi persona che abbia superato la mezza età per non parlare dell’asfalto stradale che pochi mesi fa ha provocato la morte di una giovanissima ragazza! Personalmente, ogni volta che transito in automobile su queste "nuove strade" mi domando perchè la vettura tremi pensando che sia un problema meccanico invece no! è l’asfalto che fa
schifo! Nonostante la decurtazione che sale a più del 50% della busta paga degli orchestrali ridotti allo "stipendio di solidarietà" (che razza di nome! la solidarietà nasce da un impulso facoltativo dettato dall’animo umano e non imposto dall’esterno! un nome che richiama alla virtù cristiana per nascondere i drammi familiari che sta provocando!) i rappresentanti del Comune hanno comunicato all’Orchestra che mancano i fondi per il futuro della Fondazione dell’Orchestra poichè ne Provincia ne regione ne Comune ne l’INPS non vogliono versare un centesimo (da rivolgersi immediatamente a Striscia la Notizia!). Nessuno prende in considerazione che anche gli orchestrali hanno una famiglia, dei figli da mantenere, un mutuo da pagare, delle spese da sostenere e magari alcuni di loro persino un futuro da costruire e realizzare.
L’insofferenza dimostrata dall’amministrazione cittadina e disarmante e vergognosa! L’aspetto più vergognoso che simili problemi avvengano nel Paese di Verdi. Puccini, Rossini, Donizetti, Mascagni, Paganini e Vivaldi tanto per citare un paio di nomi che forse ad alcuni non significheranno nulla a meno che non scrivi Balotelli, Pausini e Berlusconi! Questo disincanto verso la cultura avviene in un Paese dove la cultura architettonica, pittorica, letterale e musicale erano e dovrebbero essere elevate all’ennesima potenza! esserne fieri e difenderla a tutti i costi dato che nessun paese al mondo vanta di un simile patromionio inestimabile! non viviamo in un Paese d’arte! Noi siamo figli dell’arte! Però noi siamo bravi a voler emulare i Paesi del "fish and chips" o dove le uniche opere sono altissimi edifici in acciaio ricoperti di vetro! Perchè? Perchè il Comune è troppo impegnato nei lavori delle carceri di Santa Tecla! Per decenni, anche quando le casse della città erano floride, nessun sindaco si è mai interessato alla manutenzione della struttura, mentre oggi, a differenza di tutti i sindaci d’Italia che, piangono miseria nei vari talk show sulle reti nazionali e si lamentano dei vincoli del patto di stabilità che ridurrà ulteriormente le casse cittadine, constatiamo che il polso delle nostre casse è viva e florida! Allora mi sorge un dubbio: perchè non facciamo altro che leggere che la cassa della nostra amata città è al limite, e che non ci sono i fondi per il Casinò, che non ci sono stati i fondi sufficienti per salvare la Sanremese dal fallimento? Perchè sono state chiuse mense per i poveri e tagliati fondi dal servizio sociale per carenza di soldi?
E se il nuovo trend è quello di stipulare contratti di solidarietà per coerenza anche gli imprenditori ed i commercianti dovrebbero vendere i propri prodotti commisurati ai nuovi stipendi e salari. Perchè il nostro Sindaco non lancia una nuova iniziativa e da lunedì inizia a vendere le sue Peguet ad un prezzo di solidarietà?
Forse ho capito dove sta il problema: i fondi ci sarebbero, soltanto che, a causa di troppa imperizia, vengono riallocati in maniera errata senza essere in grado di stilare opportunamente una scala delle priorità. L’odierna amministrazione non ha fatto altro che distruggere gli unici due simboli storici della città che rappresentavano credibilità e professionalità annientando in primis la Sanremese ed ora cerca di minare le fondamenta dell’Orchestra! Forse perchè troppi dilettanti che siedono al posto sbagliato
nel momento sbagliato soffrono di un complesso d’inferiorità davanti a coloro che svolgono il lavoro da veri professionisti oppure l’inadeguatezza del ruolo non permette a questi rappresentanti di capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Perchè le "spiccate" figure politiche della provincia o al meno della città non partecipano ai concerti? Semplice. In primo luogo perchè bisogna avere una certa sensibilità e preparazione per apprezzare la cultura; in secondo luogo, i nostri "politici", sono troppo impegnati nei così detti viaggi d’interesse pubblico cittadino ad esempio a Milano per portare in futuro l’Expo nel ponente ligure ( un Expo qui? a Sanremo o nella provincia d’Imperia? e dove? sulla ciclabile?!) e viaggi inutili per protestare a Roma ( o forse per pubblicizzarsi o per cercare un intercessore tra Palazzo Bellevue e Palazzo Montecitorio?!) e Lussenburgo ( e in passato ci sono stati altri viaggi nei Paesti Scandinavi ecc). A sto punto preferirei parlare di vacanze spesate dal Comune.
Ultimamente leggo di nuove figure agguerrite che si affacciano sulla scena politica cittadina soltanto per approfittare ed essere illumanti da luci della ribalta, presentandosi come i nuovi Robin Hood ma con l’animo di Giovanni Senzaterra e magari con la maldestria di Don Chisciotte, che si lasciano a dichiarazioni da mitomani e megalomani in cui promettono di mettere a ferro e
fuoco la città, grandi rivoluzioni nell’amministrazione tante belle parole e promesse da campagna elettorale e poi una volta conquistato il comando della nave si fa un po quel che si vuole ed ognuno tirerà l’acqua verso il proprio mulino, ed a noi cittadini non ci rimane nient’altro che remare, remare e remare ai ritmi dettati dal capovoga e dai suon di frusta perchè, come ci ricorda il memento del Marchese Onofrio del Grillo " Io so’ io e voi…non siete un c***o!"