Il consiglio regionale ligure ha approvato all’unanimità la richiesta referendaria

30 settembre 2013 | 19:24
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Il consiglio regionale ligure ha approvato all’unanimità la richiesta referendaria

La Liguria ha così dato un segnale forte per chiedere il mantenimento, dei tribunali di Sanremo e di Chiavari unitamente alle sezioni distaccate di Ventimiglia, Albenga e Sarzana

Questa mattina il consiglio regionale ligure ha approvato all’unanimità la richiesta referendaria relativa alla riorganizzazione degli uffici giudiziari.
Insieme ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Marche, Puglia, Campagna, Piemonte e Friuli, la Liguria ha così dato un segnale forte, mai avvenuto fino ad oggi, per chiedere il mantenimento, nel caso di specie, dei tribunali di Sanremo e di Chiavari unitamente alle sezioni distaccate di Ventimiglia, Albenga e Sarzana.
Si tratta di un fatto storico, non è infatti mai accaduto che da quando esistono le regioni, ovvero dal 1970, ci fosse l’indizione di un referendum da loro richiesto.
Dopo l’approvazione in aula, i consiglieri regionali Massimo Donzella e Marco Melgrati si sono subito recati a Roma, presso la Corte di Cassazione, dove alle 15.00 hanno depositato la delibera.
“L’obiettivo che ci si pone è quello di consentire, in sintonia con la Convenzione di Lisbona, un servizio capillare ai cittadini – ha commentato Massimo Donzella – L’amministrazione della Giustizia, che consiste non soltanto in un servizio di natura giudiziaria ma che garantisce a tutti i cittadini una serie di altre possibilità quali ad esempio atti e certificazioni, non può essere demandata ad un servizio che si trova a decine di km di distanza.
Giova infine rimarcare che nell’elenco delle priorità, il risparmio per la diminuzione dei costi viene sicuramente dopo i presidi di sicurezza e di legalità che garantiscono i tribunali. Noi siamo convinti che l’accorpamento dei Tribunali non produca, come possiamo vedere stia accadendo in questi giorni ad Imperia, un risparmio economico.
Anzi decine di migliaia di utenti, rappresentati da cittadini che ogni anno si spostano verso Imperia, determinerebbero sicuramente, sia per costi vivi sia per giornate di permessi, un aggravio di costi, oltre che una congestione dell’amministrazione della Giustizia. Noi siamo quindi parte integrante delle nove regioni che, in rappresentanza di milioni di cittadini, richiedono questo referendum.
Abbiamo però anche l’aspettativa e la forte convinzione che il Governo ed il Ministro Guardasigilli valutino con serietà ciò che sta accadendo, per modificare in modo determinante questa riforma nell’interesse dei nostri territori”.