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“Siamo poco coinvolti”: si DIMETTONO consiglieri di maggioranza di Cipressa. Comune a rischio

27 luglio 2013 | 10:15
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“Siamo poco coinvolti”: si DIMETTONO consiglieri di maggioranza di Cipressa. Comune a rischio

“Mi assumo le responsabilità e se pensano che li abbia coinvolti poco, ne prendo atto – è il commento del sindaco – ma per quanto riguarda la scarsa considerazione, davvero non me lo aspettavo…”

Quattro consiglieri di maggioranza dell’amministrazione comunale di Cipressa (Imperia), in carica dal maggio del 2011, si sono dimessi, ieri sera, in Consiglio comunale, dopo aver protocollato una lettera ieri mattina, in Comune, lamentando uno scarso coinvolgimento e incomprensioni col sindaco, Gianna Spinelli. Si tratta di: Claudio Aicardi (vicesindaco), Giuliano Amerio, Luigi Di Clemente e Cinzia Gironda della lista civica "Rilanciamo Cipressa", la stessa che ha appoggiato la candidatura dell’attuale primo cittadino.

"Mi assumo le responsabilità e se pensano che li abbia coinvolti poco, ne prendo atto – è il commento del sindaco – ma per quanto riguarda la scarsa considerazione, davvero non me lo aspettavo. Sì, ci può essere stato qualche contrasto, ma un colpo di mano del genere, teso in maniera così vigliacca, con pratiche importanti da approvare, davvero è giunto come un fulmine a ciel sereno".

Il Consiglio comunale di ieri sera è potuto proseguire, grazie al contributo della minoranza della lista "La Torre" (con i 3 consiglieri: Mauro Spinelli, Luigi Beltramelli e Yari Rizzuto) che hanno garantito il numero legale. Ora, la maggioranza può contare, oltre che sul sindaco, anche sui consiglieri_: Costanza Blegrano e Gianluca Garibaldi. Pronti per entrare in Consiglio ci sono anche i 3 consiglieri non eletti (Francesca Fabiano, Flavio Ramoino e Luciano Martini) della lista del sindaco, ma quest’ultimi non hanno ancora accettato e si incontreranno nei prossimi giorni col primo cittadino. "Vediamo se accettano – conclude il sindaco – in caso contrario proveremo ad andare avanti con una maggioranza a tre. Oppure potrò prendere atto di non avere più una maggioranza e decidere di dimettermi facendo cadere l’amministrazione".