Omicidio Gori: intercettazioni non autorizzate e scarsi indizi di colpevolezza,scarcerati 3 imputati

Secondo il giudice, infatti, che ha annullato la misura cautelare: da una parte ci sarebbero delle intercettazioni prive dei decreti autorizzativi; per altre intercettazioni, invece, ci sarebbero dubbi sulla loro traduzione
Il tribunale del Riesame di Genova ha scarcerato oggi – per la scarsità dei gravi indizi di colpevolezza – i tre immigrati marocchini, tutti regolari in Italia, fermati dalla polizia di Ventimiglia, tra il 6 e il 7 giugno scorsi, con l’accusa di omicidio volontario, perché fortemente sospettati di aver ucciso il pensionato ventimigliese, Antonio Gori, di 67 anni, massacrato a colpi di bastone, nell’aprile scorso, nei pressi di Laghet, sulle alture di Nizza.
Secondo il giudice, infatti, che ha annullato la misura cautelare: da una parte ci sarebbero delle intercettazioni prive dei decreti autorizzativi; per altre intercettazioni, invece, ci sarebbero dubbi sulla loro traduzione e, in ultimo, gli elementi su cui viene fondata l’accusa non sarebbero sufficienti.
Mohammed Zenouaki, 48 anni, domiciliato tra Mentone, in Francia e Ventimiglia; Ibrahim Hanine, di 35 anni, commerciante ambulante di Ventimiglia e Mohamed Karim di 52 anni, già agli arresti domiciliari a Isolabona, rimangono, dunque, indagati in stato di libertà. Facevano parte del Collegio difensivo gli avvocati: Pio Guido Felici, Eugenio Luca Ritzu ed Eugenio Aluffi.
I FATTI
Gori, infatti, era un gran giocatore d’azzardo e puntava sia nei casinò della vicina Costa Azzurra, che nei videopoker dei bar di Ventimiglia. Una pista quella del gioco che, comunque sembra innestarsi con quella passionale, legata agli ambienti omosessuali frequentati dalla vittima. Secondo quanto finora ricostruito, sembra che Gori sia stato caricato con la forza a Ventimiglia e portato a Nizza. Laggiù sarebbe stato picchiato e ucciso. Restano, ora, da definire i contorni tra l’omicidio volontario e quello preterintenzionale.
Mohammed Zenouaki e Karim Mohamed vennero successivamente arrestati nell’ambito dell’operazione "Kebab", che consentì alla polizia di sgominare un traffico di clandestini al confine. Non si esclude che l’assassinio di Gori possa essere anche un gesto dimostrativo nei confronti di chi aveva un debito con loro. Hanine e Karim sono stati arrestati il 6 giugno scorso; Zenouaki, la scorsa notte. Lunedì, in carcere a Sanremo, la convalida dei tre arresti.