Franchigia di 6700 euro per lavoratori frontalieri, ordine del giorno di Donatella Albano

“L’unica via di uscita per ristabilire l’equità fiscale e per risolvere la questione una volta per tutte è presentare un Ddl congiunto tra più forze politiche alla Camera e al Senato in modo che venga inserito nel Decreto Stabilità a settembre”
Nel tardo pomeriggio di ieri il Governo e la Presidenza del Senato hanno respinto per mancanza della copertura finanziaria gli emendamenti e l’ordine del giorno della Senatrice Donatella Albano, Pd, affinchè fosse da subito applicata la franchigia di 6700 euro ai fini Irpef per i lavoratori frontalieri.
"La motivazione è l’art. 81 della Costituzione", spiega la Albano, "il Governo ha preferito dare la priorità al rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, problema drammaticamente pressante in questo momento di crisi dell’economia italiana e non solo, che interessa decine di migliaia di persone, e ha impegnato circa un miliardo e mezzo di euro per le assunzioni a tempo indeterminato di circa 100mila giovani lavoratori e per i tirocini formativi di 70mila giovani. Posso capire che il Governo non abbia potuto fare diversamente ma il problema della pressione fiscale sui frontalieri necessita di una soluzione".
"L’unica via di uscita per ristabilire l’equità fiscale e per risolvere la questione una volta per tutte è presentare un DDL congiunto tra più forze politiche alla Camera e al Senato in modo che venga inserito nel Decreto Stabilità previsto per settembre, lavorando con le Commissioni Lavoro ed Esteri. Mi dispiace davvero per tutte le famiglie coinvolte, il Governo ha fatto una scelta e le ha tagliate fuori" continua la Sen. Albano "già da questa settimana aprirò dei tavoli di lavoro con le associazioni di categoria, con altri parlamentari e con i diversi Ministeri interessati per presentare al più presto un Ddl".