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Oggi alle 14.30 l’autopsia sulla salma di Bohli Kaies, il tunisino 36enne MORTO dopo l’arresto

7 giugno 2013 | 08:29
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Oggi alle 14.30 l’autopsia sulla salma di Bohli Kaies, il tunisino 36enne MORTO dopo l’arresto

L’esame autoptico, disposto dal sostituto procuratore Francesca Scarlatti, che segue l’indagine con la supervisione del procuratore Roberto Cavallone, sarà eseguito dal dottor Francesco Traditi e dalla dottoressa Simona Del Vecchio

E’ attesa, per le 14.30, l presso la camera mortuaria dell’ospedale di Sanremo, l’autopsia sulla salma di Bohli Kaies, l’immigrato tunisino di 36 anni, stroncato da un malore, nella notte tra mercoledì e giovedì, poco dopo il suo arresto, avvenuto di fronte al supermercato Lidl di Riva Ligure, dove i carabinieri sono intervenuti, nell’ambito di un’indagine finalizzata a chiarire i contorni di un’attività di spaccio che avveniva fuori e dentro il supermercato.

L’esame autoptico, disposto dal sostituto procuratore Francesca Scarlatti, che segue l’indagine con la supervisione del procuratore Roberto Cavallone, sarà eseguito dal dottor Francesco Traditi e dalla dottoressa Simona Del Vecchio, quest’ultima responsabile dell’istituto di Medicinale Legale per l’Asl 1 Imperiese.

Stando a quanto finora accertato: il giovane sarebbe stato fermato al termine di una breve colluttazione, durante la quale ha cercato di assicurarsi la fuga. Inciampato nel tentativo di scavalcare un guard rail e scappare, i carabinieri lo hanno messo in auto e durante il tragitto verso la caserma di Santo Stefano, si è sentito male. Sucessivamente si è adagiato all’ingresso della caserma. Subito soccorso è spirato all’arrivo in ospedale.

Dal fermo alla morte (dalle 19 alle 20.05) è passata circa un’ora. Da una prima ispezione cadaverica, alla presenza el procuratore, è emerso che il giovane non presentava segni di violenza, se non qualche escoriazione dovuta alla colluttazione con i militari, che a loro volta sono rimasti lievemente feriti. Non si tratterebbe neppure di un infarto. Non si esclude che possa aver ingerito per sbaglio una dose già pronta di eroina. In tutto, è stato sequestrato circa un etto di stupefacente.