Rifondazione: “Caccia all’indiano ventilata da Chiappori è incitamento all’odio e al razzismo”

“Su una sola cosa siamo d’accordo col sindaco Chiappori e cioè sulla questione pena di morte. Di fronte ad ogni condanna a morte l’Italia e la comunità internazionale dovrebbero mobilitarsi ad ogni livello”
Già abbiamo avuto modo di criticare precedenti esternazioni del sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori . A proposito della vicenda dei 2 marò rispondemmo nel dicembre 2012 , quando il primo cittadino di Diano liquidò con superficialità e approssimazione importanti questioni di diritto internazionale relative alla detenzione cautelare in India.
Innanzitutto riteniamo di estrema gravità il fatto che il governo italiano , con il consenso del presidente Napolitano venendo meno a solenni accordi diplomatici , avesse deciso di non rimandare i 2 marò in India per lo svolgimento del giusto processo secondo cui i militari italiani sono accusati di aver mitragliato un peschereccio indiano con la morte di due innocenti pescatori .
I militari italiani , prima del congedo in Italia per le elezioni politiche , erano agli arresti domiciliari in un albergo indiano in attesa di giudizio e non in quelle carceri di molti stati , comunemente definiti democratici, dove decine sono le persone che muoiono ogni anno per percosse , suicidio o mancanza di cure!
E perchè allora non parlare degli altri italiani , forse meno famosi dei marò, detenuti all’estero in condizioni assai peggiori ?
Approviamo inoltre la richiesta inoltrata dal Codacons alla Corte dei Conti di accertare la congruità delle spese affrontate dal nostro Paese per la cauzione e il picchetto d’onore in favore dei due militari arrestati in India . Infatti in assenza di una sentenza di assoluzione tali spese appaiono assolutamente ingiustificate e rappresentano uno sperpero di soldi pubblici.
A suo tempo il nostro partito invitò formalmente il commissario prefettizio del Comune di Imperia a rimuovere quel tricolore , collocato accanto all’ingresso del Municipio di Imperia dall’ex sindaco Strescino poco prima di essere destituito , con la foto dei due militari e la scritta “ salviamo i nostri marò” . Ma da cosa e da chi andrebbero salvati ? Ora che i 2 militari sono rientrati in India confidiamo fermamente che non venga più esposto.
Ovviamente prima di ogni condanna è sempre necessario appurare la verità dei fatti , affinchè non si passi più un semplice colpo di spugna sulle tante tragedie subite da civili (non dimentichiamoci della strage impunita del Cermis e dell’omicidio di Nicola Calipari tanto per fare due esempi tristemente noti).
L’inatteso orgoglio nazionalistico del signor Chiappori, più tipico della destra nostalgica che del popolo padano “ se darete la pena di morte o anche l’ergastolo……avrete da vedervela con gli italiani e saranno tutti ca…vostri…ogni minuto un indiano a mare “, sfocia in una vera e propria caccia all’indiano (non d’America !!!! ) con incitamento all’odio e al razzismo.
Su una sola cosa siamo d’accordo col sindaco Chiappori e cioè sulla questione pena di morte . Di fronte ad ogni condanna a morte l’ Italia e la comunità internazionale dovrebbero mobilitarsi ad ogni livello . Nel caso specifico , il governo indiano ha precisato che , in caso di riconosciuta colpevolezza , la pena non sarebbe né l’esecuzione capitale né l’ergastolo. Quindi stiamo calmi e niente xenofobia.
PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO DIANESE