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Rifondazione: “Caccia all’indiano ventilata da Chiappori è incitamento all’odio e al razzismo”

26 marzo 2013 | 16:45
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Rifondazione: “Caccia all’indiano ventilata da Chiappori è incitamento all’odio e al razzismo”

“Su una sola cosa siamo d’accordo col sindaco Chiappori e cioè sulla questione pena di morte. Di fronte ad ogni condanna a morte l’Italia e la comunità internazionale dovrebbero mobilitarsi ad ogni livello”

Già abbiamo avuto modo di criticare precedenti esternazioni del sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori . A proposito della vicenda dei 2 marò rispondemmo nel dicembre 2012 , quando il primo cittadino di Diano liquidò con superficialità e approssimazione importanti questioni di diritto internazionale relative alla detenzione  cautelare in India.

Innanzitutto riteniamo di estrema gravità il fatto che il governo italiano , con il consenso del presidente Napolitano   venendo meno a solenni accordi diplomatici  , avesse  deciso di non rimandare i 2 marò in India per lo svolgimento del giusto  processo secondo cui  i militari italiani sono  accusati di aver mitragliato un peschereccio indiano con la morte di due innocenti  pescatori .  

I militari italiani , prima del congedo in Italia per le elezioni politiche , erano agli arresti domiciliari in un albergo indiano in attesa di giudizio e non in quelle carceri di molti stati , comunemente  definiti  democratici, dove decine sono le persone che muoiono ogni anno per percosse ,  suicidio o mancanza di cure!

E perchè allora non parlare degli altri italiani , forse meno famosi dei marò, detenuti all’estero in condizioni assai peggiori ?
Approviamo inoltre  la richiesta inoltrata dal Codacons alla Corte dei Conti di accertare  la congruità delle spese affrontate dal nostro Paese per la cauzione e il picchetto d’onore in favore dei due militari arrestati in India . Infatti in  assenza di una sentenza di assoluzione  tali spese appaiono assolutamente ingiustificate e rappresentano  uno sperpero di soldi pubblici.

A suo tempo il nostro partito  invitò  formalmente il commissario prefettizio del Comune di Imperia  a rimuovere quel tricolore , collocato accanto all’ingresso del Municipio di Imperia dall’ex sindaco Strescino poco prima di essere destituito ,  con la foto dei due militari e  la scritta “ salviamo i nostri marò” . Ma da cosa e da chi andrebbero salvati ? Ora che i 2 militari sono rientrati in India confidiamo fermamente che non venga più  esposto.

Ovviamente prima di ogni condanna è sempre  necessario appurare la verità dei fatti , affinchè non si passi più un semplice colpo di spugna sulle tante tragedie subite da civili (non dimentichiamoci della strage impunita del Cermis e dell’omicidio di Nicola Calipari tanto per fare due esempi tristemente noti).

L’inatteso orgoglio nazionalistico del signor Chiappori, più tipico della destra nostalgica che del popolo padano  “ se darete la pena di morte o anche l’ergastolo……avrete da vedervela con gli italiani e saranno tutti ca…vostri…ogni minuto un indiano a mare “, sfocia in una vera e propria caccia all’indiano (non d’America !!!! ) con  incitamento all’odio  e al razzismo.

Su una sola cosa siamo d’accordo col sindaco Chiappori e cioè sulla questione pena di morte . Di fronte ad ogni condanna a morte l’ Italia e la comunità internazionale dovrebbero mobilitarsi ad ogni livello . Nel caso specifico , il governo indiano ha precisato che ,  in caso di riconosciuta colpevolezza , la pena non sarebbe né  l’esecuzione capitale né l’ergastolo.   Quindi stiamo calmi e niente xenofobia.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA
CIRCOLO DIANESE