La frana di via Galilei: al via il dibattimento, 4 alla sbarra tutti accusati di disastro colposo






Nei mesi scorsi, sul versante civile, è stata depositata la perizia dell’ingegnere Carlo Malinverni, nelle forme dell’accertamento tecnico preventivo, finalizzata a calcolare i danni subiti dai due fabbricati rimasti danneggiati, e dichiarati inagibili
Si apre, domattina, davanti al giudice Anna Bonsignorio di Sanremo, il dibattimento al processo per disastro colposo relativa alla frana scesa, il 24 dicembre del 2007, in via Galileo Galilei, nella città dei Fiori, che fece crollare un tratto di strada di circa 20 metri, sopra un cantiere per la costruzione di box interrati.
Nei guai ci sono: Celestino Barra, presidente del cda della “Belvedere srl”, società proprietaria dell’area franata; Alberto Cane, amministratore delegato della stessa ditta (entrambi difesi dall’avvocato Claudia Rodini); Oscar Tonello, progettista strutturale e direttore dei lavori del cantiere (difeso dall’avvocato Aldo Prevosto) e Giorgio Conti, geologo incaricato delle indagini di assistenza geologica (avvocato Corrado Bovio).
Ha, invece, patteggiato a 1 anno e 6 mesi: Stefano Bassini (la cui posizione è stata stralciata), amministratore delegato della “Olimpus Perforazioni”, la ditta che aveva realizzato i micropali nel cantiere dov’era in corso la costruzione di box (difeso dall’avvocato Roberto Piacentino, di Torino). Nei mesi scorsi, sul versante civile, è stata depositata la perizia dell’ingegnere Carlo Malinverni, nelle forme dell’accertamento tecnico preventivo, finalizzata a calcolare i danni subiti dai due fabbricati rimasti danneggiati, e dichiarati inagibili, in seguito alla frana.