Porto di imperia

La porto di Imperia Spa presenta un esposto denuncia alla Procura della Repubblica

Nel documento, firmato dall'Amministratore Unico, sono state ricostruite le notizie apparse relative al procedimento penale per truffa contrattuale a carico di Caltagirone, Merlonghi e Foci soggetti che stipularono i contratti di vendita dei posti barca

giuseppe pino argiro

La Porto di Imperia S.p.a., come era stato anticipato lo scorso 22 febbraio, ha presentato al Procuratore della Repubblica di Imperia una denuncia-querela in merito al presunto coinvolgimento della stessa società nell’ipotesi di truffa contrattuale continuata.
Nel documento, firmato dall’Amministratore Unico Giuseppe Argirò, sono state ricostruite le notizie apparse relative al procedimento penale per truffa contrattuale a carico di Francesco Bellavista Caltagirone, Delia Merlonghi ed Enzo Foci di Acquamare S.r.l., soggetti che stipularono i contratti di vendita dei posti barca.
Nella denuncia, indirizzata al Procuratore capo, la dottoressa Giuseppina Geremia, si evidenzia come a diffondere la notizia sarebbe stato l’avocato Renate Holzeisen di Bolzano che risulta essere il legale delle società Vicu Imperia Ltd e Vibrant Curiosity Ltd, che sono esposte nei confronti della Porto Imperia S.p.a. per una cifra complessiva di 502.990,73 euro.
La Porto di Imperia S.p.a. respinge con forza l’ipotesi di un proprio coinvolgimento nella vicenda. Il procedimento per truffa contrattuale a carico di soggetti riferibili ad Acquamare S.r.l., relativo alla vendita del posto barca, è infatti una cosa nettamente distinta rispetto ai decreti ingiuntivi della Porto di Imperia S.p.a., a carico dei proprietari dei posti barca risultati morosi, per il recupero degli oneri di gestione e dei servizi erogati, che sono a tutti gli effetti un obbligo di legge.
La Porto di Imperia S.p.a. ha portato poi a conoscenza la Procura di alcune dichiarazioni, rilasciate dall’avvocato Holzeisen a mezzo stampa, fortemente lesive nei confronti della società stessa, supportate da nessun dato oggettivo o mai emerso durante dibattimenti processuali.

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