Festival Sanremo 2013, Renzo Rubino: “Se vincessi tra i Giovani farei … una bella colazione”




“Vivo questa esperienza come una vacanza, è un premio che non mi aspettavo di sicuro. Il Teatro Ariston è come un chilo di pane pugliese, molto più piccolo, ma molto più denso di un chilo di pane toscano”
Renzo Rubino, vincitore di Area Sanremo e finalista tra i Giovani al Festival 2013
Vivo questa esperienza come una vacanza, è un premio che non mi aspettavo di sicuro. Il Teatro Ariston è come un chilo di pane pugliese, molto più piccolo, ma molto più denso di un chilo di pane toscano. E’ un concentrato di emozioni. Ho cantato la canzone con lo stomaco, sono felice che il messaggio sia arrivato al pubblico. Ho bevuto tantissimo prima di salire sul palco perchè avevo paura di ritrovarmi senza soluzione. Ieri sera per la prima volta in vita mia ho cantato assieme ad un’orchestra. Mi sono sentito protetto. Ad "Area Sanremo" ho avuto la fortuna di incontrare tanti artisti. Sento l’affetto per me degli altri ragazzi che hanno partecipato al concorso.
Le canzoni devono servire per far star bene le persone per alcuni minuti. Se avessi dovuto eseguire una canzone storica di Sanremo come faranno i Big domani sera, avrei scelto quella di Jo Chiarello "Che brutto affare" nel Festival di Sanremo del 1981. Se vincerò il Festival nella sezione dei Giovani il mattino seguente farò una bella colazione. Nel caso in cui non vincessi il mattino dopo … farei una bella colazione. Da bambino a casa avevo un pianoforte con sole 4 note e con quelle 4 note ho composto le mie prime canzoni. Con la musica riesco ad esprimere cose che non so esprimere con la parola. Spero sempre di vivere la musica non come un lavoro, ma come una necessità.