Dalla talpa in Comune a Ventimiglia ai confidenti nelle forze dell’ordine: ecco Vincenzo Marcianò

3 dicembre 2012 | 17:35
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Dalla talpa in Comune a Ventimiglia ai confidenti nelle forze dell’ordine: ecco Vincenzo Marcianò

A Vincenzo Marcianò, 64 anni, nipote di “Peppino” viene attribuito il compito di mantenere i rapporti con lo zio, nella gestione della “locale”, informando quest’ultimo su questioni illecite, affari economici in atto e altro ancora

A Vincenzo Marcianò, 64 anni, nipote di "Peppino" – entrambi arrestati, oggi, nel corso dell’operazione sulla criminalità organizzata, battezzata "La Svolta" – viene attribuito il compito di mantenere i rapporti con lo zio, nella gestione della "locale" di Ventimiglia, informando quest’ultimo su questioni illecite, affari economici in atto e notizie sulle indagini in corso, anche acquisite illegittimamente tramite gli appartenenti alle forze di polizia.

Lo stesso è anche accusato di aver acquisito, tramite il dipendente del Comune di Ventimiglia, Jason Allavena – figlio di Omar Allavena, ex agente di polizia municipale a Vallecrosia – notizie riservate riguardanti pratiche di natura amministrativa e in particolare di natura edilizia, visto che il giovane, che è geometra, lavorava all’Ufficio Tecnico. A lui anche il compito di interferire nelle consultazioni elettorali, portando voti in cambio di illeciti vantaggi. Come alla zio "Peppino" gli venivano affidati anche compiti di organizzare incontri di ‘ndrangheta in occasione di riti funebri.