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Il centro “Pannunzio” del Ponente Ligure a sostegno dei professori per una scuola di qualità

16 ottobre 2012 | 19:49
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Il centro “Pannunzio” del Ponente Ligure a sostegno dei professori per una scuola di qualità

Il problema è far lavorare meglio e in modo efficace,non è quello di imporre a titolo gratuito un carico di lavoro aggiuntivo che nessuno finora aveva osato anche solo ipotizzare.

Il Centro Pannunzio ligure è solidale con i professori secondari della scuola di Stato a cui viene aumentato il carico di lavoro mensile di 24 ore senza il benchè minimo riconoscimento economico.E’ un provvedimento che viola alcuni principi costituzionali che restano i cardini su cui va fondato ogni rapporto di lavoro pubblico e privato.

E’ una gravissima ingiustizia che penalizza in modo clamoroso e inedito una categoria già di per sè fortemente demotivata dai tagli selvaggi operati nel comparto istruzione e da un trattamento economico inadeguato.

Solo chi non conosce la realtà della scuola ,può affermare che i docenti medi non lavorano perchè la preparazione delle lezioni, la correzione dei compiti, i rapporti con le famiglie, gli innumerevoli collegi e consigli di classe e le altrettante numerose riunioni per dipartimento fanno già oggi lievitare l’orario di lavoro in modo spesso incontrollabile,ma reale e pesantissimo per chi deve affrontarlo.

Ma il Centro Pannunzio è soprattutto preoccupato per le ricadute nefaste sulla scuola di Stato che è l’unica scuola di tutti i cittadini e che riassume in sè lo spirito stesso della nostra Costituzione nel suo pluralismo.

L’aumento di 6 ore settimanali significa infatti lo sconvolgimento dell’orario di insegnamento nelle classi con un aumento di allievi per ogni singolo docente che comporta gravi disfunzioni all’interno delle istituzioni scolastiche,come può cogliere solo chi conosce dall’interno i problemi di funzionamento delle nostre istituzioni educative. Peggiorerà sicuramente la qualità del servizio a vantaggio di una dilatazione di orario che non è affatto

indice di quella riqualificazione della scuola che gli utenti richiedono da tempo e che nessuno finora è stato in grado di offrire. Il problema è far lavorare meglio e in modo efficace,non è quello di imporre a titolo gratuito un carico di lavoro aggiuntivo che nessuno finora aveva osato anche solo ipotizzare. La protesta che sta montando in tutte le scuole è giusta e giustificata e merita l’appoggio di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica italiana.