Festival di Arte Drammatica, domani il via a Pieve di Teco

La prestigiosa rassegna è organizzata anche dall’Amministrazione provinciale
Scatta domani al teatro Salvini di Pieve di Teco l’ottava edizione del Festival nazionale d’arte drammatica, organizzato anche dalla Provincia di Imperia. La prestigiosa rassegna, che domani alle 21 si aprirà con lo spettacolo “E’ bello vivere liberi!” di Marta Cuscinà e vedrà la partecipazione di vari artisti di fama nazionale.
L’assessore provinciale alla Cultura, Alberto Bellotti, dice: "Anche in questa occasione ho potuto ancora una volta vedere confermato l’eccezionale risultato ottenuto dalla collaborazione tra la Provincia di Imperia e il Comune di Pieve di Teco che ringrazio ancora nella persona del suo sindaco Alessandro Alessandri e nel suo vicesindaco e assessore alle Manifestazioni Luigi Tangorra. Insieme, e grazie alla generosità ed amicizia dimostrate dai Cattivi di Cuore e dall’associazione culturale Imperiateatro, si è riusciti a garantire l’apertura e l’utilizzo dell’unico teatro in proprietà della Provincia. All’enorme sacrificio effettuato per l’acquisto e la successiva ristrutturazione è, infatti, seguita una intensa attività culturale che vede soddisfatti tutti gli interessi pubblici sottesi a questi enormi sforzi. E’ per me e per l’Amministrazione Provinciale motivo di orgoglio e di speranza per il futuro".
L’assessore comunale di Pieve di Teco Luigi Tangorra aggiunge: "Grazie alla collaborazione e alla sensibilità dimostrate dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Imperia e all’opera svolta con grande passione in questi anni dai Cattivi di Cuore, anche quest’anno il Comune di Pieve di Teco porterà al teatro Salvini una rassegna di elevatissima qualità che vedrà alternarsi attori già conosciuti al grande pubblico come Eugenio Allegri, Enrico Bonavera, Simone Gandolfo a Compagnie teatrali professioniste provenienti da tutta Italia che si contenderanno il Festival Nazionale di Arte Drammatica. Questa è ormai la quinta edizione della rassegna Questo Piccolo Grande Teatro che già nel titolo vuol dimostrare come le straordinariamente ridotte dimensioni del teatro Salvini non pregiudichino affatto la grande qualità degli spettacoli proposti. Ciò, lo si deve in primo luogo alla grandissima professionalità e capacità dimostrata sul campo da coloro i quali hanno curato la direzione artistica delle rassegne, ovverosia I Cattivi di Cuore. Ci tengo ad evidenziare come al termine di questa rassegna, questa Amministrazione comunale avrà raggiunto il considerevole risultato di 126 eventi organizzati al teatro Salvini, con appuntamenti che hanno visto artisti di eccezionale caratura come per esempio Lella Costa con un’anteprima nazionale assoluta, Mauro Pirovano due volte, Giorgio Conte, Eugenio Allegri, Enrico Bonavera, solo per citarne alcuni. E’ facilmente calcolabile, ed è nell’ordine delle migliaia di unità, il numero delle persone che sono gravitate in questi anni al teatro Salvini e conseguentemente nel Comune di Pieve di Teco, solo grazie agli spettacoli pianificati; ciò, e al contrario di quanto succedeva nelle passate amministrazioni, grazie gli investimenti effettuati ed al costante impegno profuso da questa Amministrazione e dai competenti uffici, nel campo della cultura e delle manifestazioni".
Dalla Compagnia I Cattivi di Cuore dicono: "Siamo onorati che ancora una volta la nostra passione possa essere messa al servizio della collettività per dar vita alla stagione del Teatro Salvini. Il nostro ringraziamento va innanzitutto agli amministratori pubblici che hanno creduto in noi come ad una risorsa in tempi in cui la cultura ed il teatro non figurano certo tra le priorità, perché – come diceva Eugène Ionesco – “Se è assolutamente necessario che l’arte o il teatro servano a qualcosa, dovrebbero servire ad insegnare alla gente che ci sono attività che non servono a niente ed è indispensabile che ce ne siano”. Con la speranza che i nostri concittadini e gli ospiti che visitano i nostri luoghi si appassionino ai dodici spettacoli in programma come ci siamo appassionati noi, non possiamo che unirci al più grande drammaturgo di tutti i tempi nel rivolgere loro questo invito: “lasciate che noi mettiamo in moto le forze della vostra immaginazione”.