Il candidato sindaco di Ventimiglia di SEL, Roberto Cotta, contro la chiusura del Tribunale.

Il Circolo Comprensoriale Intemelio di Sinistra Ecologia Libertà si unisce alla lotta e alla difesa contro la chiusura del Tribunale di Sanremo.
Il Circolo Comprensoriale Intemelio di Sinistra Ecologia Libertà si unisce alla lotta e alla difesa contro la chiusura del Tribunale di Sanremo. A tal proposito, il candidato sindaco di Ventimiglia di SEL, l’avvocato Roberto Cotta e i rappresentanti politici Ramella e Picchianti, dopo aver presentato alla riunione di circolo con gli iscritti, la proposta di appoggiare la raccolta firme contro la chiusura del Tribunale di Sanremo, indetta dall’Ordine degli Avvocati, hanno deciso di farsi anch’essi promotori e portavoce di questa importante sfida. Dal 9 giugno 2012, presso lo studio dell’Avv. Cotta oppure contattando direttamente i rappresentanti di circolo, sarà possibile firmare l’appello. Chiunque volesse già aderire, sarà possibile inviare anche una e-mail alla casella di posta elettronica: sel.circolointemelio@libero.it, oppure lasciando un messaggio nella bacheca Facebook, – Sinistra Ecologia Libertà Ventimiglia -, al fine di essere contattati per poter firmare la propria adesione.
La scelta di chiudere il Tribunale di Sanremo è totalmente in rotta di collissione sia con la logica sia con la realtà dei fatti: il carico giudiziario che il tribunale sopporta è davvero ingente e l’attuale classe politica che siede in Parlamento, mischiata con tecnici burocrati, sembra non volerne sapere. I tagli economici orizzontali proposti dall’attuale esecutivo Monti, con l’appoggio sia del PDL sia del PD, non hanno altro scopo se non quello di rendere davvero ostica la possibilità al cittadino di rivolgersi all’autorità giudiziaria sia per questioni civili ( matrimoni, separazioni e divorzi, eredità ) sia per questioni penali. La decisione di estirpare dal territorio intemelio il tribunale, inoltre, produce danni non solo alla collettività, ma anche alle forze dell’ordine, già duramente provate da numerosi depauperamenti messi in campo dall’esecutivo Berlusconi: i costi della benzina, dell’usura dei mezzi di trasporto di polizia e carabinieri, per una convalida di arresto o come spesso accade, per processi c.d per – direttissima -, rischiano di far diminuire il livello di sicurezza nel territorio, poiché agenti e carabinieri sono impegnati a compiere più di ottanta chilometri per trasportare l’arrestato davanti al GIP.
La decisione di chiudere il Tribunale di Sanremo, inoltre, volge completamente le spalle alla scelta politica operata dal Ministro dell’Interno Cancellieri, di dimostrare che lo Stato Italiano è presente, maggiormente, in quei territori soggetti ad inquinamento mafioso o comunque di criminalità organizzata: gli studi di molte associazioni come quelli della “ Antonino Caponnetto”, le recenti cronache politico – giudiziarie, gli scioglimenti per infiltrazioni mafiose dei consigli comunali di Bordighera e Ventimiglia, devono ancora oggi lanciare un grido di allarme: l’estremo ponente ligure ha bisogno della presenza dello Stato per sconfiggere le mafie. Certamente chiudere un tribunale non è la scelta migliore per dimostrare la potestà di imperio e la sicurezza che i cittadini italiani sentono e hanno il bisogno.