Violenza sessuale al Borea: arresti domiciliari per l’infermiere peruviano di 32 anni

8 maggio 2012 | 14:29
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Violenza sessuale al Borea: arresti domiciliari per l’infermiere peruviano di 32 anni

Il giudice, col parere positivo del pm Maria Paola Marrali, ha così accolto l’istanza presentata dal suo difensore, l’avvocato Carlo Ruffoni. Secondo l’accusa, il giovane immigrato avrebbe approfittato di alcuni anziani, uomini ultrasettantenni

Il gip Grazia Leopardi di Sanremo ha concesso, oggi, gli arresti domiciliari ad Antonio Arias Ponce, 32 anni, l’operatore socio assistenziale di origine peruviana arrestato dalla Guardia di Finanza, il 16 febbraio scorso, con l’accusa di violenza sessuale, per aver abusato di alcuni anziani degenti della casa di riposo Borea, quest’ultima già al centro di un’altra inchiesta per maltrattamenti, che ha visto finire in carcere, nel gennaio scorso: 7 infermieri e operatori socio assistenziali.

Il giudice, col parere positivo del pm Maria Paola Marrali, ha così accolto l’istanza presentata dal suo difensore, l’avvocato Carlo Ruffoni. Secondo l’accusa, il giovane immigrato avrebbe approfittato di alcuni anziani, uomini ultrasettantenni, impossibilitati a negarsi alle sue avance. L’uomo lavorò alla residenza per anziani, sino al 14 novembre 2010, per conto della cooperativa ‘Airone’. Licenziatosi dal Borea, nell’aprile del 2011, si trasferì a ‘Casa Serena’, la stessa struttura in cui, dopo lo scandalo dei maltrattamenti, sono stati trasferiti alcuni degli anziani degenti del Borea.