Il sindaco Strescino non si dimette e rilancia: per elezioni 2013 accordo con le opposizioni /VIDEO





“Oggi l’alternativa a quel sistema siamo tutte le forze responsabili che mettono davanti, anche all’interesse del partito, quello della città. Dobbiamo mandare a casa definitivamente un certo tipo di politica
Il sindaco di Imperia Paolo Strescino non si dimette. Malgrado le insistenti voci che da giorni ormai lo danno sulla porta, oggi in conferenza stampa, insieme agli assessori Tiziana Berlinguer, Sara Serafini, Federico Sossi e Roberto Cristaldini (unico assente il vice-sindaco Carlo Capacci che si trova all’estero), si è limitato a presentare le nomine di Cda e collegio sindacale di A.S.T. spa, collegio sindacale di Imperia Mare spa, e Cda dell’ Imperia Yacht, ed ha mostrato anche l’importante delibera sulla Seris. Ma ciò che più ha lsciato stupiti nell’incontro di oggi è stato un ulteriore appello del primo cittadino imperiese alle forze di opposizione, ma questa volta un appello per il futuro: il sindaco ha infatti suggerito la possibilita di preparare fin da ora, con la collaborazione delle opposizioni, una possibile lista civica da presentare alle elezioni 2013.
UNA LISTA CIVICA COMUNE CON LE OPPOSIZIONI PER L‘INTERESSE DELLA CITTA (ASCOLTA L’AUDIO)
Paolo Strescino: "Oggi io credo e sento che la città e la stragrande maggioranza dei citttadini di Imperia vuole una amministrazione comunale: i cittadini lo vogliono. E tutte quelle persone che dal mondo della sinistra si sono esposte in prima persona, penso a Gabriella Badano, ma ad altri, lo hanno capito.Noi abbiamo cominciato una rivoluzione in questa città e l’obiettivo di questa rivoluzione è comune e io chiedo che non solo i partiti respingano la mozione di sfiducia, ma che non vadano a firmare con loro per dimettersi, con grande senso di responsabilità il centro sinistra si dovrebbe attivare necessariamente per la nostrza città.E io capisco le difficoltà di chi, come Carla Nattero e Pasquale Indulgenza, si trovano ad affrontare, perchè si rendono conto che ci sono delle cose urgenti da fare per la città, ma allo stesso tempo non possono appoggiare un sindaco di centro destra. Io invece credo che in un momento in cui è dilagante l’antipolitica, come è emerso dalle ultime elezioni, dobbiamo cercare di farla tornare. Le opposizioni non devono andare a dimettersi e se lo vorranno potranno cercare ancora una volta una strada squisitamente amministrativa per portare a termine le cose urgenti che sono da farsi. Il pud è stato approvato un mese fa oggi c’è la delibera sulla seris e se queste cose andassero in consiglio, non sarà merito del sindaco ma di tutti i partiti che faranno questo ragionamento.
L’APPELLO DEL SINDACO: "Tutti coloro i quali daranno il loro contributo allora con questi si potrà fare un ragionamento per le prossime elezioni. Oggi l’alternativa a quel sistema di potere siamo tutte le forze responsabili che mettono davanti, anche all’interesse del partito, quello della città. In pratica se questa riflessione venisse accolta, siccome credo che l’obiettivo di questo centro sinistra sia interpretare questa aria di cambiamento, allora l’obiettivo è comune. Io credo oggi sia giunto il tempo per la nostra città, non di mettere da parte il ruolo dei partiti: l’obiettivo devono esere le amministrative del 2013 in cui tutte le forze politiche insieme si uniscono e chi con me lo vorrà fare.Noi dobbiamo mandare a casa definitivamente un certo tipo di politca e io credo che questo ragionamento si possa fare con l’opposizione. Il fatto nuovo di oggi è che in previsione delle prossime elzioni possiamo collaborare con le opposizioni. La dimostrazione ne è la delibera che è passata oggi in giunta sulla Seris: io ho inviato la bozza di delibera a tutti i capigruppo, ma gli unici che sono intervenuti sono stati Fli, Pd, Sel e Rc; gli altri partiti o per impreparazione o per scarsa volontà non hanno scritto nemmeno due righe. Quindi bisogna abbandonare l’ideologia per un obiettivo comune oggi sono sindaco e più esposto rispetto ad altri e vorrei essere funzionale. Gli imperiesi hanno dimostrato di capire eccome la situazione politica.
Continua il sindaco: "Se il sindaco non era Paolo Strescino andavamo avanti con la stessa giunta e la stessa maggioranza, proprio come sta succedendo in provincia. Che si è fatto finta di niente. Un sindaco che ha azzerato la giunta, ha spaccato un gruppo, e quindi è molto particolare il progetto politico che sto proponendo mi rendo conto però sono sicuro che è una progettualità che serve al momento. Si è rotto un giocattolo e tutti quelli che ci volgiono stare ci devono stare.
I MOTIVIDELL’AZZERAMENTO DELLA GIUNTA: " Dicono che abbiano lavorato bene, ma questa è una diceria, sui lavori pubblici abbiamo il delirio totale, non per colpa degli uffici, ma per la direzione politica. Chiediamo agli imperiesi come è stata gestita l’urbanistica: questi vivono a imperia o vivono da un’altra parte??? Io credo che i cittadini di Imperia da questa gestione dell’urbanistica siano stati fortemente penalizzati. Hanno giocato pesantissimamente sulla mia persona, sulla questione del porto: io non so cosa farà la procura e spero di esserne fuori, ma io a finire nei pasticci serissimi, ci sono arrivato a un millimentro e tra l’altro a mia insaputa sul serio. E io a chi sta in collina, al grattecielo e al Popolo della libertà non gliela passo. Quiesti devono andare a casa.
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