Per il 3° anniversario del Centro Antiviolenza Imperiese: “L’amore non è un trucco”

L’assessore provinciale competente, Cristina Barabino, dice: “Nel corso del 2011 il Centro ha trattato oltre 57 casi costituiti da donne di tutte le età e le nazionalità che dichiarano di avere subito violenze fisiche…
Il Centro Provinciale Antiviolenza è stato inaugurato il 02/04/2009 a seguito dell’entrata in vigore della Legge Regionale 21/03/2007 n°12 “Interventi di prevenzione della violenza di genere e misure a sostegno delle donne e dei minori vittime di violenza”.
In particolare il Centro è stato costituito con una convenzione tra i seguenti soggetti pubblici e privati: Prefettura, Questura, Comando Provinciale Carabinieri di Imperia, Azienda Unità Sanitaria Locale n. 1 Imperiese, Distretto Socio-sanitario n. 1 Ventimigliese, Distretto Socio-sanitario n. 2 Sanremese, Distretto Socio-sanitario n. 3 Imperiese, Casa di Accoglienza Regina Pacis – Onlus, Associazione Casa della Carità Imperia, Centro di Aiuto alla Vita di Sanremo, Centro per la Famiglia e per la Vita di Imperia, Associazione Educare per Amore, Consorzio di cooperative sociali “Il Seme”, Ce.S.P.Im, Consigliere di Parità della provincia di Imperia, CISL. Ai sottoscrittori va aggiunto un gruppo di volontarie appositamente selezionate per l’accoglienza telefonica.
Il Centro Provinciale Antiviolenza di Imperia offre un servizio pubblico altamente qualificato prendendo in carico il singolo caso e affrontandolo in tutte le sue implicazioni: psicologiche, legali, assistenziali, ecc. in stretta collaborazione con tutte le istituzioni preposte. L’assessore provinciale competente, Cristina Barabino, dice: "Nel corso del 2011 il Centro ha trattato oltre 57 casi costituiti da donne di tutte le età e le nazionalità che dichiarano di avere subito violenze fisiche, sessuali, psicologiche ed economiche e che necessitano spesso, non solo della consulenza legale e psicologica, ma anche di essere allontanate dal nucleo familiare, aiutate nella ricerca di lavoro e supportate con un progetto di reinserimento sociale, che sovente coinvolge anche i figli e i loro stili di vita (scuola, sport, amici, relazioni varie.) Nella maggioranza dei casi, infatti, si deve registrare la presenza di minori, le cosiddette “vittime silenziose”, con tutto ciò che questa evidentemente comporta".
Per prevenire il “silenzio” che da sempre accompagna tale fenomeno sono state realizzate delle campagne di sensibilizzazione della popolazione, sono stati diffusi i recapiti, i servizi e gli orari di apertura del Centro, sono stati svolti incontri nelle scuole superiori con la collaborazione dell’ASL e delle Forze dell’Ordine, sono stati attuati dei progetti di peer-education in collaborazione con l’ASL per facilitare il passaggio di informazioni tra i giovani.
Per facilitare invece l’assistenza alla donna vittima di violenza e garantirle una sistemazione alloggiativa nella fase di attuazione del percorso di fuoriuscita dallo specifico stato di bisogno sono stati realizzati due alloggi protetti (un terzo è in via di ultimazione) che hanno appunto lo scopo di ospitare due nuclei di donne con figli minori, vittime di violenza. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie alla sinergia di diverse istituzioni pubbliche e private.
SPETTACOLO TEATRALE: “L’AMORE NON E’ UN TRUCCO”
(Illustrazione degli argomenti e dei temi trattati)
Lo spettacolo messo in scena, in occasione del 3^ anniversario del Centro Antiviolenza Imperiese, ha lo scopo di prendere in esame alcune delle tipologie di violenza che, quotidianamente e in tutto il mondo, la donna subisce dall’uomo che ama, dalla famiglia, dalla società .
Parlerà della violenza autoindotta, ovvero di quella donna che, credendo fermamente in un proprio potere salvifico nei confronti dell’uomo violento, finisce inevitabilmente per soccombervi (La Rateta), ma anche della donna totalmente plagiata da un compagno-padrone (Nudi di fronte al male, A volte quando una donna parla…) che finisce per essere completamente annientata di fronte a sé stessa e al mondo.
Attraverso il delicato linguaggio della poesia mostrerà la violenza\indifferenza della società (Volano) e con le parole del dramma illustrerà non solo le conseguenze del degrado morale e della violenza passiva (La camera buia) ma anche i risvolti più oscuri della lucida follia conseguente una vita di soprusi e sopraffazioni (Addio barattoli).
Si punteranno i riflettori sul mondo patinato e grottesco della pubblicità che propone come unica ed efficace soluzione “facile e veloce” l’occultamento della realtà. (Spot Linda).
Non si mancherà tuttavia, per terminare con una nota di apertura e speranza, di sottolineare la forza della donna che da sempre cade e si rialza sempre più consapevole e pronta a ricominciare (Donne in rinascita).
Sarà un percorso di analisi e di denuncia che, attraverso varie forme di linguaggio teatrale, punterà il dito sulla realtà, e offrirà spunti di riflessione su un argomento purtroppo sempre attuale e mai abbastanza trattato.
Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Associazione FabricaTeatro con la partecipazione di Roberta Firpo, Teresa Gandolfo, Gemima Lami, Elena Orsini, Enza Russo e Agata Spalla. Ideazione e regia di Linda Bonaccorso, al piano Sonia Soprano. Lo spettacolo è totalmente gratuito ed è rivolto a tutta la cittadinanza