Più di un’ora di colloquio in carcere tra Caltagirone e il suo legale.

All’uscita dellla casa circondariale l’avvocato Diodà non ha rilasciato dichiarazioni, a parte un sintetico “non ci sono novità”
E’ durato oltre un’ora – dalle 10 alle 11.30 circa – l’incontro in carcere tra l’imperenditore Francesco Caltagirone e il suo legale milanese Nerio Diodà. Il colloquio, in cui si è discussa ulteriormente la linea difensiva da intraprendere, ha avuto luogo nel penitenziario di Imperia-Oneglia. All’uscita dellla casa circondariale l’avvocato Diodà non ha rilasciato dichiarazioni, a parte un sintetico "non ci sono novità"
A quanto sembra Caltagirone è apparso rilassato, in attesa della decisione del Gip Colamartino in merito alla concessione o meno degli arresti domiciliari, per la quale il termine ultimo è previsto per mercoledì 14 marzo prossimo. Caltagirone – presidente dimissionario della Acquamare spa – si trova in stato di arresto in carcere dal lunedì 5 marzo, come l’ex direttore della Porto di Imperia Spa, Carlo Conti, nel contesto dell’inchiesta della Procura sui lavori per la realizzazione del nuovo porto turistico. Per entrambi l’accusa è di truffa aggravata in concorso ai danni dello Stato