La stanza “bunker” per non essere intercettati: l’ex ministro Scajola spara a zero dopo le accuse

“Un salto di qualità: siamo passati dalla manipolazione all’invenzione dei fatti. Leggo che i due giornalisti, “compagni di avventure”, Marco Preve e Ferruccio Sansa, già da me denunciati… continuano nelle loro fantasie…”.
L’onorevole Claudio Scajola risponde all’articolo pubblicato su due testate nazionali, che parlano di una sorta di bunker, schermato, dove era impossibile intercettare le comunicazioni e dove l’ex ministro, secondo quanto riportato dai due giornali, avrebbe affrontato alcuni argomenti più delicati.
"Un salto di qualità: siamo passati dalla manipolazione all’invenzione dei fatti. Leggo che i due giornalisti, "compagni di avventure", Marco Preve e Ferruccio Sansa, già da me denunciati per falso e calunnia la scorsa settimana, continuano nelle loro fantasiose ricostruzioni. (Da soli o con la connivenza di qualcuno?) Lo scoop del giorno sarebbe che, a mia insaputa (!), ho persino a disposizione un bunker segreto come Batman, dove mi sarei incontrato "col mio gruppo di potere". Citando date e contenuti falsi (per esempio, definiscono "indagati" i soggetti citati benché l’inchiesta non fosse nemmeno ancora iniziata), gli zelanti cronisti cercano così di costruire l’ennesimo giallo, per la curiosità della gente. Posso assicurare: non dispongo di nessun immobile del Pdl, né di bunker o stanze schermate. Siamo passati dalla diffamazione alla fantasia, con l’obiettivo, sempre più evidente, di continuare l’opera diffamatoria e denigratoria nei miei confronti con ricost ruzioni anche al limite del paradossale. Cosa ci riservano per la prossima puntata?"