Farmacie comunali, alta l’adesione allo sciopero per il contratto nazionale atteso da 15 anni

“La massiccia partecipazione alla giornata di mobilitazione dimostra quanto sia pesante per i lavoratori delle farmacie pubbliche non assistere al rinnovo contrattuale dopo oltre un anno di attese” dice il segretario nazionale della Fisascat Rosetta Raso
Massiccia adesione allo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti delle Farmacie Comunali atteso da oltre 15 mesi. I circa 3000 addetti del settore hanno infatti aderito alla giornata di mobilitazione con una media nazionale del 70% con punte del 90% a Bologna, Firenze e Genova, città maggiormente interessate dalle problematiche del settore.
Oltre al congelamento del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale imposto dopo un anno di trattativa dall’associazione datoriale del settore Assofarm che ha avanzato anche assurde richieste in ordine alla riduzione delle maggiorazioni per il lavoro straordinario, ad una maggiore flessibilità del lavoro, al maggior ricorso alle forme di lavoro precario e ad incrementi salariali che non tengono conto dell’aumento dell’inflazione, il comparto pubblico della dispensazione del farmaco è stato infatti coinvolto dagli effetti dei recenti interventi governativi in materia di liberalizzazioni e dalla stretta sui bilanci comunali decisa dalle Finanziarie che si sono succedute negli ultimi anni.
“La massiccia partecipazione alla giornata di mobilitazione dimostra quanto sia pesante per i lavoratori delle farmacie pubbliche non assistere al rinnovo contrattuale dopo oltre un anno di attese – ha dichiarato il segretario nazionale della Fisascat Rosetta Raso – La professionalità di chi opera in un settore sensibile e ad alta valenza sociale come quello pubblico della dispensazione del farmaco merita di essere riconosciuto attraverso gli avanzamenti della contrattazione e con la corresponsione di degni incrementi salariali”.
“L’adesione allo sciopero di oggi è un chiaro segnale della responsabilità dei dipendenti che chiedono un contratto volto a garantire dei servizi di qualità per il cittadino a fronte del nuovo assetto che l’intero settore è chiamato a darsi – ha aggiunto il funzionario della categoria cislina Dario Campeotto – A distanza di undici anni dall’ultimo sciopero di settore la partecipazione molto elevata alla giornata di mobilitazione di oggi dimostra l’esigenza di amalgamare la qualità del servizio alla qualità del lavoro e della vita”.