Arrestato su mandato di cattura europeo un romeno accusato di una decina di colpi in Austria

Nelle prime ore della mattinata, Duma è stato rintracciato dagli agenti e tratto in arresto in esecuzione di un mandato di arresto europeo, con l’accusa di furto con scasso aggravato, un reato che in Austria prevede una pena fino a 10 anni
Un immigrato romeno, dci 25 anni, Mihai Duma Marchitan, accusato di aver commesso (in concorso con altri suoi connazionali) una decina di furti con scasso, in Austria, ai danni di altrettanti esercizi commerciali e per un valore complessivo di 55mila euro, è stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Imperia, con i colleghi del commissariato di Ventimiglia. In un’occasione, è risultato, con una vettura rubata poco prima, aveva sfondato la vetrina di un supermercato e fatto esplodere il bancomat tentando di impossessarsi del contante.
Nelle prime ore della mattinata, Duma è stato rintracciato dagli agenti e tratto in arresto in esecuzione di un mandato di arresto europeo, con l’accusa di furto con scasso aggravato, un reato che in Austria prevede una pena fino a dieci anni di reclusione. I poliziotti lo hanno trovato in un’abitazione di Perinaldo (Imperia), poco distante dalla casa del fratello, titolare di un’impresa edile che opera in questa provincia. A tradire Mihai sono state le sue frequentazioni con altri connazionali pregiudicati per fatti analoghi.
In particolare la polizia ha accertato che in passato era stato già fermato una volta a Ventimiglia, in compagnia del connazionale e coetaneo, Andrei Jusca, arrestato nell’agosto del 2009, in provincia di Bolzano, in esecuzione di mandato di arresto europeo per aver commesso furti analoghi in Germania.
DUMA MARCHITAN, in un primo momento, è apparso sorpreso della presenza degli agenti, pensando di essere riuscito a sfuggire alla giustizia, per aver trovato riparo in un piccolo comune nell’entroterra ligure, così distante dalla città in cui aveva commesso i reati. Quando ha preso atto delle contestazioni, ha confessato cercando di “giustificare” la sua condotta dicendo di non aver mai rubato “alla povera gente”, ma di aver scelto con cura i suoi obiettivi, che sono sempre stati luoghi in cui “soldi ve ne erano molti”.
Sono state rilevate le sue impronte digitali dalla polizia scientifica al fine di permettere agli investigatori di indagare su alcuni furti commessi di recente anche in questa provincia.
DUMA MARCHITAN è stato associato presso la Casa circondariale di Sanremo a disposizione della Procura Generale di Genova che dovrà decidere sulla richiesta di estradizione per l’Austria.