Una ventina di “No Tav” fuori dal teatro Don Bosco per contestare il giudice Caselli / FOTO AUDIO

26 febbraio 2012 | 20:10
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Una ventina di “No Tav” fuori dal teatro Don Bosco per contestare il giudice Caselli / FOTO AUDIO
Una ventina di “No Tav” fuori dal teatro Don Bosco per contestare il giudice Caselli / FOTO AUDIO
Una ventina di “No Tav” fuori dal teatro Don Bosco per contestare il giudice Caselli / FOTO AUDIO
Una ventina di “No Tav” fuori dal teatro Don Bosco per contestare il giudice Caselli / FOTO AUDIO
Una ventina di “No Tav” fuori dal teatro Don Bosco per contestare il giudice Caselli / FOTO AUDIO
Una ventina di “No Tav” fuori dal teatro Don Bosco per contestare il giudice Caselli / FOTO AUDIO

“La lotta non tav non si arresta, libertà per tutti”, è scritto su uno slogan affisso dai manifestanti, che hanno esposto anche diverse bandiere.

Una ventina di attivisti dei centri sociali e di No Tav hanno organizzato una contestazione fuori dal teatro Don Bosco di Vallecrosia, dove alle 21 è giunto il procuratore di Torino, Gianfranco Caselli, relatore del convegno contro le mafie, dal titolo “Esperienze per la legalità”. “La lotta non tav non si arresta, libertà per tutti”, è scritto su uno slogan affisso dai manifestanti, che hanno esposto anche diverse bandiere. Gli attivisti hanno chiesto di poter assistere al convegno, ma le forze dell’ordine hanno vietato loro l’ingresso per motivi di capienza. Il magistrato Caselli è entrato dall’ingresso posteriore del teatro per motivi di ordine pubblico.

Siamo qui per ribadire che in una società come la nostra dove la mafia è presente e non siamo gli unici a dirlo – ha affermato Gianluca Beltrami(AUDIO), uno degli attivisti dei centri sociali imperiesi – gli unici veri anticorpi alla mafia sono i movimenti sociali che lottano contro le varie speculazioni, per migliorare e difendere il territorio. Noi siamo per i liberi spazi pubblici, contro la cementificazione dei porti e per ribadire solidarietà al movimento No Tav, un vero anticorpo alla mafia”. Conclude Beltrami: “Quindi, chi vuole passare da paladino antimafia non lo è, se poi criminalizza i rappresentanti di questo movimento che si sta battendo contro una grande speculazione”. L’incontro è moderato da Matteo Lupi di “Libera Liguria”.