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Una data che non può essere passata sotto silenzio: 11 febbraio

11 febbraio 2012 | 06:00
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Una data che non può essere passata sotto silenzio: 11 febbraio

Lourdes ha portato alla conversione di atei, miscredenti, agnostici toccati dagli eventi straordinari e miracolosi

L’undici febbraio è una data che non può essere passata sotto silenzio. Per i cattolici il motivo di tale affermazione è evidente in quanto ricorre l’anniversario della prima apparizione della Vergine a Lourdes, avvenuta quattro anni dopo la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione di Maria ad opera del Papa Beato Pio IX nel 1854. La Chiesa ha letto in questo evento come una convalida celeste dell’atto pontificio. Comunque anche all’indifferente può riuscire difficile non ritenere tale data significativa solo se onestamente consideri il fatto di milioni di persone che ogni anno si recano a Lourdes. E’ un fenomeno inspiegabile ricorrendo a motivazioni sociologiche, o all’effetto di presunte suggestioni  o pressioni psicologiche collettive, che  durerebbero da oltre un secolo e mezzo, nonostante le ostilità e gli sconvolgenti mutamenti culturali avvenuti da allora ai nostri giorni. Si prenda inoltre in considerazione il fatto della conversione di atei, miscredenti, agnostici toccati dagli eventi straordinari e miracolosi che si verificano a Lourdes. Clamorosa, ad esempio, la conversione del medico Alexis Carrel, premio Nobel 1912, a seguito di un miracolo da lui personalmente constatato, di cui diede testimonianza nel libro “Viaggio a Lourdes”. Carrel, nel suo positivismo, era convinto che quelli di Lourdes fossero solo sedicenti “miracoli”, in realtà invece guarigioni frutto di autosuggestione. Volle però andare a constatare di persona e, nel 1902, partecipando come medico a un pellegrinaggio ebbe la possibilità di assistere in prima persona, in tutti i passaggi della vicenda, alla guarigione di una donna in punto di morte, affetta da tubercolosi, pleurite, e peritonite tubercolare. Di fronte ad una guarigione evidente, inspiegabile, improvvisa, Carrel si apriva alla fede e rivolgeva la sua supplica: “Vergine dolce, soccorrevole verso gli infelici che umilmente v’invocano, soccorretemi…”. 

In allegato "Il Punto" in formato audio