Marco Scajola è il nuovo coordinatore provinciale del Pdl; vice è Pallini/ VIDEO, FOTO E INTERVENTI






Alla presenza dei massimi esponenti locali (e, se vogliamo, nazionali) del partito di Berlusconi, per acclamazione – e non tramite votazione come era stato annunciato in un primo momento – è stato deciso il nuovo direttivo provinciale del partito.
LA NOMINA PER ACCLAMAZIONE DEL NUOVO COORDINAMENTO PROVINCIALE DEL PDL
Lo psicologo imperiese Marco Scajola, nipote dell’ex ministro Claudio Scajola, nonché vicecapogruppo regionale del Pdl, è il nuovo coordinatore provinciale del Popolo della Libertà. La sua nomina è avvenuta, per acclamazione, stamani, nel corso del Congresso provinciale del Pdl, a Villa Boselli, di Arma di Taggia. Coordinatore vicario è stato nominato il sindaco di Santo Stefano, Marcello Pallini.
Fanno parte del nuovo direttivo: Gianni Ascheri, Maurizio Zoccarato (sindaco di Sanremo), Luigi Sappa (presidente della Provincia di Imperia), Giorgio Giuffra, Paolo Barabaschi, Giovanni Berrino, Massimiliano Iacobucci, Giovanni Giuliano, Mauro Albanese, Luigino Dellerba, Piera Poilucci, Massimiliano Ambesi (coordinatore uscente), Marco Cambiaso, Claudia lolli, Antonello Ranise, Massimiliano Biasi, Paolo Strescino (sindaco di Imperia), Andrea Piana, Alberto Bellotti, Cristiano Za Garibaldi, Giovanni Ballestra, Paolo Montesano, Cristina Barabino, Benedetto Adolfo, Valeria Urso, Roberto Rommelli, Romeo Olmo, Stefania Rulfi, Walter Torassa, Emilio Broccoletti.
Il congresso, come affermato dallo stesso Claudio Scajola, si è tenuto ad Arma di Taggia – attualmente governata dal sindaco, Vincenzo Genduso (indipendente appoggiato dal centrosinistra) – dove nella prossima primavera si andrà a nuove elezioni, nella convinzione che il Pdl possa vincere con un raggruppamento di moderati.
GLI INTERVENTI DAL PALCO
Mauro Vivaldi, coordinatore provinciale Fli:" Non riteniamo di dover ora ritornare sulle cause che hanno portato alla rottura tra i due partiti. A livello locale ritengo che vi siano tanti margini di collaborazione che ci possono essere tra i due partiti. Faremo una critica costruttiva volta a migliorare la nostra Provincia
Luigi Sappa, presidente della Provincia di Imperia: "Massimiliano Ambesi ha retto il partito in questi anni difficili che hanno visto il culmine della nostra attività amministrativa . In questo momento la politica sembra succube degli aspetti finanziari. Abbiamo visto come la gente abbia alzato i toni dell’antipolitica. la politica deve dare una risposta superiore, al di la degli aspetti finanziari. Qui nel ponente si è arrivati alla fine delle grandi opere. Scajola , insieme ai parlamentari locali ha sdoganato questa terra portandola alla ribalta italiana e europea. Non posso sottacere alle difficoltà dell’ente provincia in questo momento. Un ente che da agosto ad adesso ha perso di identità. La regione Liguria sta attuando una politica di disinteresse verso la Provincia.
Massimiliano Ambesi, coordinatore provinciale del PDL: Da quando Zoccarato e Strescino sono stati eletti, sono stati tre anni molto importanti per il partito. Grazie ai voti dell’Udc che si schierato a sinistra sono state perse le elezioni regionali. I punti fondanti della nostra attività di amministratore: trasparenza su ogni pratica, nessun condizionamento esterno. E’ fondamentale fare squadra, fare sistema e soprattutto non dividersi, specialmente su questioni fondamentali come3quella della sanità. I sindaci, i parlamentari e tutti gli esponenti politici sono il prodotto finito di qualcosa che c’è dietro. Bisogna imparare a costruire le cose facendo squadra. Bisogna lavorare per realizzare un ospedale unico di Primo livello, che funga da elemento aggiunto alla nostra Provincia. L’attività dell’amministratore deve essere qualcosa che va oltre lo stringere le mani e celebrare matrimoni. A volte è meglio stringere una mano in meno e seguire 10 minuti in più una pratica. L’importante è che ognuno faccia il suo ruolo all’interno della squadra.
Marcello Pallini: La prima cosa che dobbiamo fare è occuparci di questa provincia. Ci sono problemi che vanno affrontati con maggior forza. A volte la Regione, con una pratica di giunta, blocca completamente ogni azione mirata sul territorio. Dobbiamo fare sistema tra consiglieri regionali e amministratori locali. Ci deve essere un maggior collegamento. La prima sfida è quella di occuparci delle cose pratiche. Dobbiamo iniziare a riprendere l’orgoglio della nostra attività di amministratori. Abbiamo bisogno di supporto, anche perchè a volte ci sono delle zone grigie nell’affidamento dei lavori. Ad esempio c’è una ditta con l’antimafia a posto, che ha sempre lavorato, io non posso discriminarla per la sua provenienza territoriale, calabrese oppure ligure che sia. le istituzioni devono aiutarci a discernere per fare le scelte giuste. Dobbiamo recuperare le nostre radici comuni, andando a leggere tutti insieme il manifesto del Partito Popolare Europeo. Tutti i valori che ci hanno unito fino adesso. La cosa migliore è ritrovare le nostre radici. Sono con voi perchè, proprio in un momento di difficoltà, bisogna unirsi e superarle. Io non sono in questo partito perchè voglio un posto importante: io sono in questo partito perchè voglio esserci. E’ giusto che all’interno del partito ci sia un confronto, ma se non si va nella stessa direzione ( come i cavalli delle bighe) allora è il caos.
Marco Scajola, consigliere regionale:"Qualche giornalista mi ha accusato di tattica; chi mi conosce sa che io credo moltissimo nel gioco di squadra. Credo negli esseri umani che, insieme spinti da ideali comuni, vanno avanti e se qualcuno in questa fase mi chiede, per il bene comune, di ricoprire un ruolo che scotta io rispondo di si. Sembra che dal 2009 a d oggi sia passati 20 anni quando sono solo tre. Chiedo un applauso per una amico che in questo momento sta passando un momento difficile:Giulio Ghersi.
E’ un periodo non facile:la gente è lontano dalla politica e molta della colpa è anche della politica. In questa piccola provincia bisogna lavorare su tanti progetti e tante sfide. La provincia , grazie molti amministratori di area centro destra, è diventata una provincia di eccellenza. Gli amministratori dell’entroterra, spesso abbandonato e lasciato solo, vivono momenti difficili. Bisogna istituire un tavolo con gli amministratori e i sindaci dell’entroterra. Bisogna puntare sul giovanile perchè un partito senza giovani è un partito già morto. Non è comunque una questione di età: perchè non c’è età per poter contribuire al bene dell’Italia. Non voglio più sentire parlare di gruppi o gruppetti: le persone capaci devono essere valorizzate a prescindere dalla loro provenienza politica. Il progetto deve essere vincente e non farsi influenzare da logiche particolari. In questa squadra le porte devono essere spalancate sia in entrata che in uscita. Nessuno , comunque , anche se non farà parte del coordinamento deve sentirsi escluso. Questo deve essere un momento di partecipazione e non di gerarchie. Oramai Burlando viene in provincia anche per inaugurare un tombino. Per ogni 10mila euro che arrivano in provincia, 100 vanno a Genova o La Spezia: sempre a sfavore della nostra Provincia. Non dobbiamo neanche dire grazie quando ci arrivano dei contributi o dei finanziamenti da parte della regione:questi ci sono dovuti perchè ci spettano diritto e ce li siamo anche sudati. Ogni qual volta si dice male di qualche componente del Pdl si fa male a tutto il partito. Come disse Orwell"in un tempo quando la menzogna e la bugia sono la normalità, cerchiamo di essere rivoluzionari e dire la verità": quindi bisogna dire le cose in faccia in un ottica costruttiva. La questione morale: non posso sottrarmi da questo argomento. Io rimando al mittente le critiche della sinistra che ci vuole dare lezioni di moralità. Bisogna però guardarsi dentro, perchè anche nel nostro territorio ci sono anche delle mele marce che devono essere denunciate, isolate. Non bisogna infangare la nostra storia per colpa di qualche furbetto. Il mio infine è un invito caloroso ad avere più senso di appartenenza al partito.
Cocludo citando Alcide de Gasperi:" la differenza tra un politico e uno statista e che un politico pensa alle elezioni, lo statista pensa al futuro dei nostri figli" serve il cuore di tutti.
Eugenio Minasso: Questa provincia sta attraversando un momento difficile a causa delle vicissitudini giudiziarie e il commissariamento di due comuni,. Io sono convinto, comunque, che questa provincia abbia un grande futuro. Il limite è che siamo ancora troppo divisi tra imperiesi, sanremaschi, ventimigliesi e chi più ne ha più ne metta. Dobbiamo costruire commissioni dove gli edperti insieme ai dirigenti del partito trovino delle soluzioni e le applichino sul territorio. E’ stato dimostrato con il discorso dell’acqua che, affrontato in maniere unitaria, si sta risolvendo in maniera efficace. Sono concorde con Scajola Marco quando dice che le cose vanno dette in faccia con sincerità, per il bene del partito.
Claudio Scajola (LEGGI ALTRA NOTIZIA):
"sono lieto di essere a Taggia qui oggi perchè c’è un opportunità per qualche riflessione e per dire quello che penso. Gli incontri sono utili perchè ci si vede in faccia e ci si guarda negli occhi. Ma sono utili se si riesce a dirsi qualcosa e a parlarci. Sono proprio i momenti di crisi i momenti più generosi di idee. Il momento di adesso non è mai stato vissuto dalle generazioni viventi. Siamo diventati tutti quasi economisti, poi se si guarda tra le righe ascoltando qualche esponente politico, si può distinguere tra chi ha la responsabilità dello stato e chi cerca ancora di acquisire potere personale. Berlusconi ha pensato che di fronte alla più grossa crisi di questo ed dell’altro secolo, erano necessari numeri di maggioranza più solidi. Nei giorni precedenti alle dimissioni di Berlusconi, molti di noi hanno fatto pressioni perchè si arrivasse ad una maggioranza parlamentare più ampia.Questi passaggi ci hanno portato a un governo con delle larghe intese, facendo apparire, in maniera un po’ strumentale, che questo sia un governo che portetìerà l’Italia fuori dalla crisi. Purtroppo non si è appieno ancora verificato quanto i sacrifici saranno forti per il cittadini italiani. Se non siamo arrivati alla situzione greca, lo si deve alla lungimiranza di molti di noi del Pdl che hanno sostenuto un governo di larghe intese. Perchè la cosa più difficile da mantenere è la coesione sociale. In questo scenario c’è ancora chi dice che non dobbiamo ubbidire cecamente all’Europa. Oggi il debito pubblico italiano, a differenza del 1993, è pagato da investitori europei e stranieri, attraverso la sottoscrizioni di titoli di stato. Nel 1993 era invece l’80% sottoscritto da investitori italiani. Se non vogliamo fallire bisogna ascoltare chi ha sottoscritto quei titoli. Oggi , l’italiano ha bisogno di discorsi , anche severi, di chiarezza e di fiducia, sul futuro dei paese. Il Pdl è convinto sostenitore del governo Monti. Se ci sono delle smagliature sono smagliature a livello personale. Ciò non significa che il governo Monti possa fare quello che vuole. L’opportunità di avere un disimpegno diretto dal governo, ci dea l’occasione di avere un anno per affrontare le riforme necessarie per il paese. Riduzione del numero dei parlamentari: Il senato e la camera statunitense sono meno numerose di quelle italiane. Anche la fiducia in Italia è diventato uno strumento lento. E’ evidente che oggi di fronte all’economia globalizzata ci vuole un parlamento più snello, efficiente con diversi criteri operativi. Il nodo che è emerso in questi giorni si basa sulla la riorganizzazione della vita dei partiti. Ci vuole una legge di disciplina e di controllo sulla legge per i finanziamenti dei partiti. Io a volte dico che Pdl non è mai nato. Avevamo Forza Italia che era organizzato e aveva forgiato una classe dirigente. La fondazione del Popolo della Libertà è stata una necessità per rispondere alla necessità urgente di una semplificazione politica. l’agenda di governo poi, insieme alla vittoria schiacciante e alle difficoltà di governo, hanno impedito di andare oltre la provvisorietà del PDL. La calata sul territorio poi , è diventata più difficile perchè nel frattempo si è logorata la vita politica italiana e sono iniziate le nostre difficoltà al Governo. Bisogna fare dei congressi unitari perchè oramai non c’è più nulla da spartire. Il peso delle persone lo si pesa una volta sola: quando votano. Non servono gli elenchi dei possibili votanti per far vedere che qualcuno ha qualche numero in più. Cerchiamo di fare dei congressi unitari. Il partito non si pesa sugli elenchi telefonici ma sul cuore delle persone. Le prossime amministrative non si presentano come una schiacciante e facile vittoria nostra. Bisogna darsi da fare , c’è un turno unico, ci sono la possibilità per vincere a Taggia e guidarla meglio, perchè a volte abbiamo vinto in dei comuni ma poi non abbiamo lavorato meglio. Nel complesso questo turno elettorale mostrerà delle difficoltà oggettive. Bisogna mettere insieme chi è diviso nel parlamento italiano ed è insieme nel parlamento europeo. Ritengo che 8i moderati siano oltre il 40 % del popolo italiano; abbiamo bisogno di lavorare celermente per mettere insieme questa forza elettorale. Bisogna uscire da facili opportunismi. Ieri Bosio ( ex sindaco di Bordighera) ha scritto una lunga lettera ad un quotidiano. Ancora una volta mi sono convinto della rettitudine di Bosio, della sua intelligenza, della sua sofferenza. Se qualcuno legge la legge sullo scioglimento dei comuni si accorge che qualsiasi comune può essere commissariato su quelle basi che portarono al commissariamento di Bordighera. Scullino mi diceva cosa mai avesse potuto fare e quali pressioni possa aver sopportato per arrivare a quanto accaduto: "non è mai successo nulla e alla fine mi sono ritrovato il comune sciolto".
Io non accetto che il giudizio sulle persone si demandato al tribunale dei mass media. Il giudizio lo esprime la magistratura sui suoi tre gradi di giudizio. Attenzione deve fare il Pdl a non apparire peggiore dei nostri avversari politici. Se una avversario politico specula sopra le nostre vicende va bene, ma se lo fa un compagno di cordata questo va all’inferno diretto.
Per quanto riguarda i due comuni commissariati,per loro non c’è un amministratore indagato, a loro va la nostra solidarietà perchè non si sono macchiati di nulla.
VIDEO # 1 La nomina del coordinamento provinciale