Comuni del Pdl sciolti per mafia, il monito di Scajola: “Ma nessun amministratore incriminato”



“Io non accetto e non accetterò mai che il giudizio sulle persone sia demandato al tribunale dei mass media. Il giudizio sulle persone lo esprime la magistratura attraverso i tre gradi di giudiziO”./ VIDEO INTERVISTA
CLAUDIO SCAJOLA SULLO SCIOGLIMENTO DEI CONSIGLI COMUNALI DI BORDIGHERA E VENTIMIGLIA
“Io non accetto e non accetterò mai che il giudizio sulle persone sia demandato al tribunale dei mass media. Il giudizio sulle persone lo esprime la magistratura attraverso i suoi tre gradi di giudizio. E sappiamo quanti abbagli ha preso”.
Lo ha dichiarato l’onorevole Claudio Scajola, stamani, nel corso del suo intervento al Congresso del Pdl, che si è svolto a Villa Boselli, di Taggia (Imperia), durante il quale è stato nominato coordinatore provinciale, Marco Scajola, nipote dell’ex ministro. Scajola è intervenuto sul caso dello scioglimento per mafia del Consiglio comunale di Bordighera (10 marzo 2011) e Ventimiglia (11 febbraio 2012).
Sullo scioglimento dei due Comuni ha precisato: “Hanno sciolto Ventimiglia e Bordighera, ma non hanno incriminato i nostri amministratori (rispettivamente, Giovanni Bosio e Gaetano Scullino, entrambi del Pdl, ndr). Stiamo, quindi, attenti al secondo equivoco, perchè succede che quando un sindaco o un’amministrazione vengono incriminati per contiguità con la mafia, si scioglie il Comune, ma nei due casi specifici non c’è una sindaco dei due e neppure un assessore, sui quali pendano incriminazioni mafiose. Si sono sciolti questi Comuni, perchè l’interpretazione della legge dice che potrebbero essere soggetti a influenze esterne ambientali”.
Nel parlare dell’immigrazione dal meridione e accennando alla legge sul “confino”, che dal dopoguerra in poi porto’ numerosi meridionali nel Ponente della Liguria, soltanto perchè sospettati di essere contigui alla criminalità, Scajola ha affermato: “Non vorrei, però, che corressimo il rischio che in questa giusta battaglia sacrosanta, dove noi siamo accanto alle forze dell’ordine e contro la criminalità, si andasse talvolta a ottenere che un accento meridionale o un cognome meridionale vengano considerati disdicevoli nei confronti della legalità”.
CLAUDIO SCAJOLA SUL PARTITO DEI MODERATI E IL MODO DI FARE POLITICA
"L’opportunità che dovremmo cogliere, in tempi brevi, subito dopo le elezioni di aprile, sarà quella di costruire un partito dei moderati che metta assieme tutte quelle schegge che si sono divise e tutti quelli che si ritrovano sullo stesso banco nel Parlamento europeo, ma divisi in quello italiano”.
Dal Congresso provinciale del Pdl, a Taggia, l’onorevole Claudio Scajola, ricorda la provvisorietà del Popolo della Libertà e aggiunge: “Poichè io ritengo che i moderati siano oltre il 40 per cento del popolo italiano, abbiamo bisogno di lavorare celermente per rimetterli insieme. Noi, in questa casa (riferito al Pdl, ndr) ci siamo, ma è una casa provvisoria, nell’attesa della costruzione di quella nuova, facendo molta attenzione ad ogni nostro passo e ad ogni singola persona che vuole abitare in questa casa”.
Nel parlare di politica, Scajola avverte: “Non bisogna costringere nessuno a iscriversi, non bisogna stendere lunghi elenchi per dimostrare che si sono portati più iscritti degli altri. Non è questo il modello di partito a cui ho lavorato nella mia vita e che ho sempre sognato. Il modello di partito che dobbiamo costruire è quello delle assemblee aperte, dove uno parla e si vede quante persone convince".
CLAUDIO SCAJOLA SU FIDUCIA PDL A GOVERNO MONTI
“Noi, e lo voglio ribadire anche da questa piccola provincia di Imperia, diamo il consenso pieno al governo Monti. Il Pdl è convinto sostenitore del governo Monti”.
Dal Congresso provinciale del Pdl, a Taggia (Imperia), l’onorevole Claudio Scajola interviene anche su tematiche di politica nazionale.
“E se ci sono, talvolta, delle smagliature, queste sono a titolo personale – ha aggiunto Scajola – ma il convincimento degli organi del Pdl, espressi da Berlusconi e Alfano, sono di appoggio al governo monti. Non significa, però, che il governo Monti possa fare ciò che vuole. E’ appoggiato dal nostro partito con il compito di adeguare le nostre leggi e le nostre normative alla famosa lettera europea che aveva concordato Berlusconi con l’Europa; e con il compito di portare avanti ogni altra utile iniziativa per adeguare la nostra legislazione al sistema europeo e poter così competere all’interno dell’Europa e del mondo”.
LA VIDEO INTERVISTA ALL’ONOREVOLE CLAUDIO SCAJOLA