Cisl Fp: “Prestazioni aggiuntive e part-time, presa in giro per i lavoratori”



Il sindacato chiede all’Asl l’avvio urgente di un tavolo di trattativa al fine di chiarire le posizioni in merito all’utilizzo delle prestazioni aggiuntive, proprio per non creare ulteriori incomprensioni
DOPO il blocco delle assunzioni a qualsiasi titolo deciso dalla Regione, adesso anche l’ ASL prende in giro i lavoratori. Questo è il pensiero della Cisl Fp, sentite le ultime notizie che circolano tra i dipendenti di tutte le strutture saniarie della provincia
L’ Amministrazione infatti ha deciso di negare la possibilità di ricorrere all’istituto delle prestazioni
aggiuntive al personale a cui, per legge, è consentito (tecnici di radiologia e infermieri professionali) per coprire turni ad integrazione dell’ attività istituzionale.
Questo è quello che sta affermando in questi giorni qualche dirigente aziendale dicendo che si tratta di un provvedimento previsto da un accordo firmato dall’amministrazione con alcune sigle sindacali.
In realtà quanto sostenuto è una clamorosa bufala ,oltre che un’errata interpretazione dell’ accordo.
Infatti, il punto sette dell’ accordo specifica proprio che il personale inserito nella Legge 8 gennaio 2002, n.
1,(infermieri e tecnici di radiologia), possono svolgere attività di prestazione aggiuntiva per integrazione di attività mentre il restante personale, non avente titolo per legge, sia remunerato con il turno incentivato.
Non ci possono essere interpretazioni differenti.
Forse c’ è la necessità di risparmiare sul fronte delle prestazioni aggiuntive, visti i tagli inflitti dalla Regione per un totale di quasi 8 milioni di euro. Ma non crediamo che si debba per questo prendere ancora in giro il personale sanitario.
Inoltre è scorretto cercare a tutti i costi di attribuire responsabilità specifiche ad alcune sigle sindacali il cui unico torto è quello di contestare questo modo di porsi dell’ Amministrazione nei confronti dei dipendenti. Se l’ Amministrazione vuole razionalizzare ci trova più che d’ accordo, ma se vuole tagliare senza pensare alle conseguenze che si avrebbero sull’ assistenza ai degenti, allora troverà un’ opposizione durissima da parte della Cisl Fp.
C’è anche da dire che ci sono soggetti terzi che fanno di tutto per screditare alcune sigle, dando informazioni sbagliate oltre che erigersi paladini dei lavoratori. E in fin dei conti poi non fanno proprio nulla per difenderli.
C’è un precedente importante a tal proposito e ci riferiamo alla problematica del part time. Infatti l’ anno scorso 350 dipendenti con contratto part-time hanno rischiato dover rinunciare al proprio contratto di lavoro a tempo parziale.
Dopo una lunga trattativa tutte le sigle sindacali ad eccezione di una, siglarono un accordo, tutt’ora in vigore, che permette a chi è in possesso di determinati requisiti ( genitore di figli minori , possesso della legge 104, parenti da accudire) di avere una proroga del part time fino a maggio di quest’ anno, con la possibilità di ulteriore rinnovo.
Si è scatenata una guerra mediatica contro le sigle sindacali firmatarie, e tra questa anche la nostra sigla, che venivano indicate come responsabili della di quanto stava accadendo.
Purtroppo per loro, alcuni ci hanno creduto e non hanno seguito i nostri consigli preferendo ascoltare altre voci. Il risultato è stato che trenta lavoratori (mal consigliati) che non hanno voluto firmare il nuovo contratto hanno subito la revoca del part time e la trasformazione in contratto a tempo pieno
A nulla sono servite le vertenze legali che dipendenti in questione hanno promosso: proprio in queste ore è giunta la notizia che anche le ultime sentenze, di cui si attendeva il responso, hanno avuto esito negativo per i dipendenti.
Ci spiace molto per questi colleghi ma è il caso di sottolineare che i molti dipendenti che ci hanno ascoltato e hanno firmato, l’anno scorso, il contratto derivato dall’ accordo sindacale, stanno ottenendo in questi giorni il rinnovo dei loro part time anche per tre anni, come previsto dal regolamento. Alla fine di tutto contono i fatti. Chi ha dato retta ai soggetti che suggerivano di non firmare l’ accordo è tornato full time, chi invece ha siglato il nuovo contratto continuerà ad avere il part time fino alla sussistenza dei requisiti previsti dal regolamento.
La Cisl Fp crede che in questa Azienda ci siano gravi problemi di informazione e di comunicazione che devono essere risolti; per questo chiede l’avvio urgente di un tavolo di trattativa al fine di chiarire le posizioni in merito all’utilizzo delle prestazioni aggiuntive, proprio per non creare ulteriori incomprensioni, perchéle prestazioni devono essere utilizzate proprio ora che c’ è carenza di personale, come previsto dagli accordi siglati e non risparmiando a prescindere.
IL Responsabile Dipartimento
Sanità-Terzo settore
Nico Zanchi
CISL FP IMPERIA