L’Istituto Internazionale di Studi Liguri a proposito della Biblioteca Internazionale

“L’attuale contingenza economica nazionale e internazionale, i drammatici tagli degli Enti locali rischiano oggi di far sparire uno degli Istituti culturali più prestigiosi della Liguria e dell’estremo Ponente ligure”
In riferimento agli articoli apparsi nei giorni corsi sugli organi di stampa, per correttezza di informazione, corre l’obbligo precisare quanto segue:
I rapporti tra il Comune di Bordighera e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri, per l’utilizzo da parte del primo dell’immobile della Biblioteca Internazionale, di proprietà dell’Istituto, sita in via Romana 52, quale sede della biblioteca civica, sono stati sinora regolati da una convenzione comodato stipulata in data 19/07/1982, richiamata anche dalla recente deliberazione n. 193/2011 del Comune stesso.
Tale convenzione comodato recita testualmente nell’articolo 12 che: “Le spese per le opere di ordinaria e straordinaria manutenzione dell’immobile, necessarie durante il comodato, nonché le spese di carattere fiscale, relative all’immobile concesso in comodato e in particolare quelle nascenti dal presente rapporto, sono tutte a carico del Comune di Bordighera, che se le assume anche in via di rivalsa”.
In data 26 gennaio 2010 il Comune di Bordighera Settore Tecnico aveva già trasmesso all’Istituto il “Progetto per la realizzazione dei lavori di adeguamento alle norme di prevenzione incendi ed eliminazione barriere architettoniche”, in cui faceva specifico riferimento al suddetto art. 12.
Tali lavori venivano regolarmente autorizzati dall’Istituto in data 9 marzo 2010 e dopo di allora nessuna comunicazione al riguardo è pervenuta da parte del Comune.
La forte riduzione da parte del Comune di Bordighera (17.000,00 euro anziché 44.000,00 euro), la soppressione del contributo della Regione Liguria, la riduzione del contributo dell’Amministrazione Provinciale di Imperia verificatesi nel corso del 2011 e per i quali non si ha alcuna assicurazione neanche per il 2012, mettono ora in grave difficoltà l’Istituto, che dal 1934 continua la sua attività nel Museo-Biblioteca fondato dall’inglese Clarence Bicknell nel 1888, portando il nome degli “Studi Liguri” da Bordighera a livello nazionale e internazionale.
L’Istituto ha da sempre svolto manifestazioni culturali a favore della città, come dimostrano anche le ultime iniziative (mostre, convegni e concerti) con ingresso libero a visitatori e residenti, mettendo a disposizione il grande patrimonio librario del Museo-Biblioteca Bicknell (oltre 110.000 volumi), che la rendono una delle biblioteche specializzate più note in Italia, inserita nel Sistema Bibliotecario Nazionale – Polo Liguria. E’ uno dei pochi istituti culturali riconosciuti dalla Regione Liguria come “Istituto culturale di interesse regionale” ed è anche stato riconosciuto quale “Istituto culturale di interesse nazionale” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
L’attuale contingenza economica nazionale e internazionale, i drammatici tagli degli Enti locali rischiano oggi di far sparire uno degli Istituti culturali più prestigiosi della Liguria e dell’estremo Ponente ligure, impegnato da oltre un ottantennio nella ricerca scientifica, ma contemporaneamente nella promozione e nella valorizzazione del territorio locale nei campi dell’arte, della cultura, della storia e del paesaggio.
E, ironia della sorte, ciò accade nel centenario della nascita del suo fondatore Nino Lamboglia, uno degli archeologi più importanti del Novecento.