Un medico e il direttore del carcere domani saranno ascoltati come testi al processo Boccalatte

6 dicembre 2011 | 15:37
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Un medico e il direttore del carcere domani saranno ascoltati come testi al processo Boccalatte
Un medico e il direttore del carcere domani saranno ascoltati come testi al processo Boccalatte
Un medico e il direttore del carcere domani saranno ascoltati come testi al processo Boccalatte

Alla scorsa udienza, quella di apertura del processo, il suo difensore, l’avvocato Alessandro Moroni, di Sanremo, aveva chiesto e’ ottenuto l’inserimento di due testi. Uno è il direttore del carcere di Imperia, l’altro un medico.

Torna in aula, domani (mercoledì 7), davanti al gup del tribunale di Torino, con l’audizione del direttore del carcere di Imperia, Nicolo’ Mangraviti, il processo contro l’ex presidente dei tribunali di Imperia e Sanremo, Gianfranco Boccalatte, accusato di millantato credito e corruzione in atti giudiziari per aver praticato favori a malavitosi, in cambio di denaro. Alla scorsa udienza, quella di apertura del processo, il suo difensore, l’avvocato Alessandro Moroni, di Sanremo, aveva chiesto e’ ottenuto l’inserimento di due testi. Uno è il direttore del carcere, l’altro un medico.

Nell’ambito dello stesso procedimento sono coimputati: Nicola Sansalone, 62 anni, e Leonardo Michele Andreacchio, 50 anni, entrambi di origine calabrese, ritenuti i beneficiari dei presunti favori e Giuseppe Fasolo, l’ex autista del giudice Boccalatte, considerato il trait-union tra il giudice e i richiedenti. Boccalatte e Fasolo, in particolare, sono accusati di corruzione in atti giudiziari e di millantato credito tentato; Sansalone, di millantato credito (consumato e tentato); Adreacchio, di corruzione. In particolare: Boccalatte, Fasolo e Sansalone rispondono, in concorso, di corruzione in atti giudiziari.

Per millantato credito, Fasolo ha già avuto una prima condanna, in procedimento connesso a 2 anni e 4 mesi di reclusione. Conclusasi l’ammissione delle prove, il giudice ha calendarizzato le udienze, aggiornando il processo al 7 dicembre per l’audizione dei due testi e al 12, 13, 14, 15 e 20 dicembre, per la discussione. Il direttore del carcere dovrà dimostrare che l’interesse di Boccalatte verso i detenuti era dettato da motivi umanitari e non interessi personali.