Trasporto di armi: capo d’imputazione è errato, slitta oblazione per l’ex vicesindaco Rodolfo Leone

Nel capo d’imputazione Leone veniva accusato, oltre che dall’articolo 58 del Tulps anche dell’articolo 697 del Codice Penale. Quest’ultimo reato, però, non sussisteva. Leone doveva ripetere la denuncia delle armi al cambio di residenza
Il capo d’imputazione è errato, quindi slitta la data dell’oblazione. Il riferimento è al caso dell’ex vicesindaco di Imperia Rodolfo Leone, accusato dell’illecito trasporto di due pistole, un fucile e una cinquantina di munizioni, dall’abitazione di Regione Massabovi a quella di via Monti, a Imperia, senza la denuncia in Questura.
Nel capo d’imputazione iniziale, Leone veniva accusato sia della violazione dell’articolo 697 del Codice Penale, che prevede la segnalazione all’autorita’ giudiziaria nei confronti di chiunque detiene un’arma senza averla prima denunciata; che dell’articolo 58 del Tulps, che prevede di ripetere la denuncia all’autorita’ di pubblica sicurezza, quando l’arma viene trasferita di residenza.
A Leone, in realta’, doveva essere contestato soltanto l’articolo 58 e non anche il 697, quindi l’oblazione di 51 euro (piu’ spese di cancelleria), che oggi avrebbe dovuto chiudere la vicenda, e’ slittata al prossimo 20 febbraio. Nell’odierna udienza, davanti al giudice monocratico Ottavio Colamartino, di Imperia; al pubblico ministero Alessandro Bogliolo e agli avvocati Mario Leone e Giovanni Musso, e’ stato formulato un nuovo capo d’imputazione.