Il lavoro nel turismo, il contributo Fisascat al convegno Fipe

16 novembre 2011 | 15:15
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Il lavoro nel turismo, il contributo Fisascat al convegno Fipe

“Per sostenere il processo di rilancio anche nel comparto dei pubblici esercizi è necessario però puntare ad una rinnovata qualità dell’offerta turistica” dice il segretario nazionale Raineri

Anche la Fisascat, la federazione nazionale del terziario della Cisl, ha preso parte alla tre giorni di convegni ed incontri promossa alla fiera di Roma dalla Fipe, la federazione italiana pubblici esercizi della Confcommercio, sulle prospettive di rilancio del settore del  turismo e della ristorazione e sulle possibili ripercussioni sul fronte occupazionale.
“Il turismo rappresenta il settore strategico sul quale investire per favorire la ripresa del Paese – ha dichiarato il segretario generale nell’ambito della sessione dedicata al tema “Il lavoro nel turismo che cambia: motivazioni, prospettive e nuove regole” – Oggi il comparto turistico concorre al Pil con il 12% movimentando anche l’introito dell’indotto degli altri settori produttivi a cominciare da quello commerciale”.
“Per sostenere il processo di rilancio anche nel comparto dei pubblici esercizi – ha proseguito Raineri – è necessario però puntare ad una rinnovata qualità dell’offerta turistica, un passaggio questo che sarà possibile attuare attraverso l’accrescimento delle competenze dei lavoratori e delle lavoratrici del settore”.
“Il ruolo del fondo interprofessionale per la formazione continua For.Te. – ha aggiunto Raineri – sarà determinante per il raggiungimento dello scopo, cioè quello di rilanciare il settore e di favorire nel contempo l’occupazione attraverso l’aggiornamento professionale degli addetti”.
“La Fisascat è convinta che in questo senso avrà un ruolo determinante anche il potenziamento della contrattazione decentrata prevista nell’ultimo rinnovo del contratto nazionale del turismo e della ristorazione  – ha concluso Raineri – A livello territoriale sarà possibile interpretare al meglio, anche attraverso il supporto del sistema della bilateralità, le esigenze ed il fabbisogno professionale del settore oltre a favorire un confronto decentrato finalizzato all’attuazione di politiche aziendali partecipative rivolte ad accrescere la competitività ed allo stesso tempo a favorire incrementi salariali legati alla stessa produttività aziendale”.