‘Sprecopoli’ in comune a Sanremo: l’appello di un lettore al procuratore Cavallone

20 luglio 2011 | 11:07
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‘Sprecopoli’ in comune a Sanremo: l’appello di un lettore al procuratore Cavallone

…Signor Procuratore la domanda è: per quale motivo si ritiene archiviare delitti come calunnia, falsa testimonianza e falsa perizia, reati perseguibili d’ufficio e fortemente provati…

Pubblichiamo qui di seguito la copia di una lettera spedita da un nostro lettore al procuratore di Sanremo Roberto Cavallone. Nella missiva si parla del caso ‘Sprecopoli’ a Sanremo e del suo ridimensionamento in sede giudiziaria:

Pubblico e privato, ruoli pubblici, interessi privati, la Comunità cittadina ed il singolo, il cittadino e le Istituzioni a Sanremo.
Gli ingredienti della civiltà e della giustizia ognuno nel suo ruolo di appartenenza e competenza in una città complessa e sempre volta alla prova delle attenzioni mass-mediatiche.
Quindi ingredienti e ruoli giusti: un Sindaco che quale Pubblico Ufficiale è munito dei poteri decisionali, certificativi e di coazione utili per evidenziare le paventate mele marce mediante un esposto alla competente Procura della Repubblica ed un Procuratore che prende in consegna l’ennesimo fascicolo bisognoso di aria e luce.
I più leggono lo scoop, traggono le loro valutazioni, mentre si crea il mormorìo e l’attesa degli eventi; altri cittadini intanto ricordano e testimoniano le cronache dei fatti.
Ci rendiamo conto che la “stratificazione” dei fascicoli in Procura assuma la duplice materializzazione di due aspetti sociali: la prova che siamo nello Stato di diritto e la probabilità statistica che siamo nel Paese del rovescio a seconda degli attori, ovvero cosa loro rappresentano e nel contesto d’azione: la circostanza.
E la circostanza, così come apprendiamo dagli organi di stampa, pare ridimensionare il Sanremese Sprecopoli bis con il coinvolgimento di soli tre casi isolati ed appendici varie, al quale plaudiamo, non fosse altro che per liberare spazio sui fascicoli del Sindaco dai nostri soffocati ed ancora orfani.
I nostri esposti sono chissà nello stesso armadio e qualificati come quelli del Primo Cittadino; trattano di reati perpetrati, patiti ed impuniti. Sono crimini pesanti verso noti e meno noti di questa Sanremo; sono delitti dettagliati puntualmente, quindi Illustrissimo Signor Procuratore la domanda è: per quale motivo si ritiene archiviare delitti come calunnia, falsa testimonianza e falsa perizia, reati perseguibili d’ufficio e fortemente provati , ma soprattutto documentati da atti ministeriali quindi certificati da Enti?