La truffa dei falsi titoli nobiliari e delle raccomandazioni dal Vaticano: gup nega patteggiamento

Enrico Malatesta Della Penna In Sogliano, 59 anni, romano, si era fatto consegnare oltre 46mila euro da uno sprovveduto per la vendita di titoli nobiliari e per sistemare il figlio presso la S.Sede. Per il giudice: 1 anno e 4 mesi è una pena troppo bassa
n cambio di oltre 46mila euro aveva venduto falsi titoli nobiliari a uno sprovveduto conoscente, al quale aveva promesso di sistemare il figlio millantando amicizie in Vaticano. Stamani, all’atto dell’udienza preliminare, in tribunale a Sanremo, il gup Eduardo Bracco ha negato il patteggiamento a 1 anno e 4 mesi, perché troppo esiguo, nei confronti di: Enrico Malatesta Della Penna In Sogliano, 59 anni, romano, che tra il 2008 e il 2009, a Bordighera e Sanremo, ha messo a segno la clamorosa truffa. Parte offesa è un padre di famiglia: Gaddo Augusto Genova, che nel rincorrere un sogno, si è visto togliere dalle tasche: 46.198,86 euro (mediante assegni, accreditamento bancario o su post-pay); mentre altri 35mila euro, fortunatamente, sono stati bloccati prima dell’incasso.
Per quanto riguarda i titoli nobiliari, Malatesta aveva presentato al suo acquirente una serie di false sentenze, emesse il 15 e il 18 settembre del 2009 dal Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, con cui si attribuivano a Gaddo i titoli di: “Conte di Pettinengo”, “Signore di Venezia”, “Nobile di Belluno” e “Signore di Biella e Torino”. Ma non e’ tutto. Con altre due missive del 15 e 27 settembre del 2009, apparentemente provenienti dalla Congregazione per le cause dei Santi – con parere favorevole della nomina “Pro Corpus Advocatorum Sanctae Sedios – aveva mostrato la nomina del figlio Vittorio Emanuele a procuratore dei Palazzi Apostolici per la S.S. Congregazione.
La decisione del gup di non concedere il patteggiamento chiesto dalla difesa, consiste nel fatto che l’imputato non aveva ancora risarcito la parte lesa per il danno subito. In attesa che l’imputato ottemperi a quanto richiesto, il gup ha rinviato il procedimento ad altra udienza.