Corruzione: ascoltati 5 testi a Torino al processo contro Fasolo, l’autista del giudice Boccalatte

20 luglio 2011 | 17:52
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Corruzione: ascoltati 5 testi a Torino al processo contro Fasolo, l’autista del giudice Boccalatte
Corruzione: ascoltati 5 testi a Torino al processo contro Fasolo, l’autista del giudice Boccalatte
Corruzione: ascoltati 5 testi a Torino al processo contro Fasolo, l’autista del giudice Boccalatte
Corruzione: ascoltati 5 testi a Torino al processo contro Fasolo, l’autista del giudice Boccalatte
Corruzione: ascoltati 5 testi a Torino al processo contro Fasolo, l’autista del giudice Boccalatte
Corruzione: ascoltati 5 testi a Torino al processo contro Fasolo, l’autista del giudice Boccalatte

Il giudice monocratico ha ascoltato il magistrato di sorveglianza Giorgio Ricci del tribunale di Genova; il capitano dei carabinieri, Palazzi, che condusse le indagini e tre avvocati: Ritzu e Spiegarelli del foro di Sanremo e Iavicoli di Genova

Si e’ aperto, stamani, davanti al giudice monocratico Fabrizia Pironti, del tribunale di Torino, con l’audizione di cinque testi, il processo nelle forme del rito immediato, contro Giuseppe Fasolo, l’ex autista del presidente del Tribunale di Imperia, Gianfranco Boccalatte, finito in carcere a margine della maxi inchiesta giudiziaria per corruzione, semplice e in atti giudiziari e millantato credito, coordinata dalla Procura del capoluogo piemontese e relativa ai presunti favori che il giudice imperiese avrebbe accordato a diversi pregiudicati, per quanto riguarda le misure di prevenzione.

Sono stati cosi’ ascoltati: il giudice Giorgio Ricci, del Tribunale di Sorveglianza di Genova (vittima del millantato credito), al quale – secondo l’accusa – il giudice Boccalatte avrebbe dovuto chiedere di accordare dei benefici a favore di alcuni pregiudicati; il capitano dei Carabinieri, Palazzi, a capo delle indagini che nei mesi scorsi hanno portato in carcere Fasolo e ai domiciliari Boccalatte. E poi, sono stati ascoltati gli avvocati: Luca Ritzu e Fabrizio Spigarelli di Sanremo e Mario Iavicoli, di Genova. Ritzu e Iavicoli, all’epoca, difendevano Renato Saponaro; mentre Spigarelli difendeva Vito Laterza.

Si tratta dei due pregiudicati che secondo il castello accusatorio del pm Giancarlo Avenati Bassi (uno dei cinque magistrati del pool coordinato dal procuratore di Torino, Gian Carlo Caselli) avrebbero dovuto beneficiare (ma non è stato così) di quelle misure alternative che Boccalatte avrebbe dovuto ottenere da Ricci (vittima del millantato credito), per conto di Fasolo, che a quanto pare era il mediatore. Dopo circa sei ore di udienza (dalle 10.30 alle 16.30), il giudice ha aggiornato il processo al prossimo 19 settembre. Fasolo e’ comparso in giudizio difeso dagli avvocati: Alessandro Mager e Alfonso Aliperta.