Aiuola in piazza Borea D’Olmo:stop definitivo dal Comune matuziano. Commercianti sul piede di guerra

21 luglio 2011 | 17:56
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Aiuola in piazza Borea D’Olmo:stop definitivo dal Comune matuziano. Commercianti sul piede di guerra

La pratica è andata avanti per mesi, e il materiale per la costruzione dell’aiuola, preparato in base alle indicazioni degli uffici comunali, è già pronto nei magazzini. Mancava solo il via libera della giunta comunale…

La prevista aiuola che avrebbe dovuto arredare e rendere più gradevole piazza Borea d’Olmo non si farà più. La decisione del Comune è stata comunicata oggi ai commercianti del Civ di via Matteotti, promotori dell’iniziativa. L’idea del posizionamento di una grande aiuola con il simbolo del leone rampante, alto più di due metri, in mezzo ai fiori e al verde era stata proposta dal Civ di Via Matteotti al comune a costo zero: il comune cioè non avrebbe dovuto sborsare una lira, visti i tempi grami.

Il Civ voleva in questo modo rendere più gradevole l’aspetto della piazza, rimasta vuota dopo la chiusura del parcheggio, creando allo stesso tempo una cornice allo spazio destinato agli spettacoli serali. La pratica è andata avanti per mesi, e il materiale per la costruzione dell’aiuola era già pronto nei magazzini. Mancava solo il via libera della giunta comunale, che però si è dovuta arrendere al parere legale di un dirigente comunale: per posizionare l’aiuola occorre comunque che il Civ paghi il suolo pubblico, e la pratica deve passare in Regione per questioni di regole paesaggistiche. Il no del comune arriva come una doccia fredda sui commercianti in quanto la parte politica, nelle persone dell’assessore all’arredo urbano Antonio Fera e del vicesindaco Claudia Lolli, ragionando in favore della collettività si era espressa per concedere la gratuità del suolo pubblico a fronte di un’opera di interesse collettivo e non commerciale. Ma il parere del dirigente mette la parola fine al progetto: il fatto che l’aiuola sia a costo zero per il comune, che sia di interesse pubblico, che venga mantenuta a cura del Civ e che vada a creare un angolo esteticamente gradevole in una piazza centrale abbandonata a se stessa, non è stato sufficiente a far concedere parere positivo dagli uffici. Sembra che i toni del confronto tra la parte politica e quella dirigenziale siano stati abbastanza accesi,mentre il Civ sta ipotizzando di chiedere i danni per la cifra già impegnata nel progetto, intorno ai diecimila euro.

Eh si, perchè il comune non solo aveva dato un assenso di massima ma aveva anche indicato forme e misure dell’aiuola, tipologia floreale, e le dimensioni del leone rampante che avrebbe dovuto essere bifronte: l’aiuola infatti sarebbe stata visibile dal teatro Ariston e da via Palazzo. Il progetto è stato presentato ad aprile, e a luglio inoltrato, in piena stagione turistica, arriva il no del comune. Forse non basta più neanche la questione del patto di stabilità per spiegare come mai il comune non è in grado di pagare a se stesso l’uso del proprio suolo pubblico, negando il via a un progetto che avrebbe potuto essere sviluppato in altre zone della città grazie alla collaborazione dei vari Civ.