“Topo” di piscina incastrato dalla Gazzetta dello Sport. Polizia arresta un 50enne di Riva Ligure

Nelle stesse ore sono stati denunciati per furto aggravato anche due trentenni di origine romena, senza fissa dimora sul territorio nazionale, i quali avevano rubato alcuni mesi fa l’incasso delle slot machine del bar “Caffetteria del Duomo” , a Imperia.
un uomo di 50 anni, M.D., di Riva Ligure e due immigrati romeni sono stati denunciati dalla Polizia, perche’ accusati di aver commesso una lunga serie di furti. Nei giorni scorsi, l’italiano ha sottrato a un cliente della piscina comunale di Imperia il portafoglio contenente, oltre gli effetti personali e i contanti, anche il bancomat con il quale ha prelevato 200 euro dagli sportelli degli istituti di credito di Imperia.
La denuncia della donna corredata dai vari prelievi bancomat ha permesso agli agenti della Squadra Mobile di estrapolare dalle telecamere a circuito chiuso delle banche le immagini del responsabile. I successivi servizi di appostamento nei pressi della piscina e della stazione ferroviaria di Imperia hanno consentito ai poliziotti di identificare il responsabile che è stato “tradito” dalla “Gazzetta dello Sport” che era solito portare nella stessa tasca della giacca.
M.D. è stato fermato mentre tentava nuovamente di entrare negli spogliatoi della piscina; a seguito di perquisizione è stata rinvenuta anche la refurtiva (tra cui 300 euro e alcuni costosi telefoni cellulari) rubata poche ore prima su alcune autovetture con targa tedesca parcheggiate in via Siffredi. Tutta la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, mentre all’uomo, durante la perquisizione personale a cui è stato sottoposto, è stata sequestrata anche una modica quantità di hashish per la cui detenzione è stato segnalato alla Prefettura.
Nelle stesse ore sono stati denunciati per furto aggravato anche due trentenni di origine romena, senza fissa dimora sul territorio nazionale, i quali avevano rubato alcuni mesi fa l’incasso delle slot machine del bar “Caffetteria del Duomo” di Imperia per una somma complessiva di oltre 6.000 euro. Determinanti ai fini dell’identificazione degli autori le impronte digitali lasciate dagli stessi all’interno dell’esercizio commerciale e successivamente rilevate ed analizzate dalla Polizia Scientifica della Questura di Imperia.