Ventimiglia

Immigrati, Scullino: “Situazione intollerabile, centro di accoglienza va chiuso entro una settimana”

"E’ tempo - ha detto il sindaco - che la città torni alla normalità e che i suoi abitanti e la sua economia non paghino più un prezzo che diventerebbe troppo pesante oltre che inaccettabile".

Manifestazione immigrati tunisini Ventimiglia 17 aprile 2011 (2)

"Migranti e clandestini a Ventimiglia, situazione non più tollerabile, ora BASTA". Passa decisamente alla linea dura il sindaco Gaetano Scullino, che chiede senza mezzi termini che il centro temporaneo di accoglienza per gli immigrati di Bevera venga smantellato progressivamente entro una settimana, al massimo una decina di giorni: "mi dispiace perché credo che l’azione umanitaria e di accoglienza sino ad oggi data dall’amministrazione comunale e da tutta la Città sia un grande segno di civiltà e solidarietà dovuta, ma non possiamo accettare alcuni comportamenti, alcune strumentalizzazioni che portano a vanificare i nostri sforzi.

"E’ tempo – ha detto il sindaco – che la città torni alla normalità e che i suoi abitanti e la sua economia non paghino più un prezzo che diventerebbe troppo pesante oltre che inaccettabile. Basta, quindi perché le condizioni stanno cambiando radicalmente e le tensioni e i fattori negativi hanno nettamente preso il sopravvento sulla solidarietà".

Continua ancora il sindaco : "Ventimiglia, i suoi cittadini e l’Amministrazione comunale due mesi fa hanno dimostrato insieme di poter dare con tempestività e concretezza un aiuto di carattere umanitario ai migranti del NordAfrica in fuga dalle zone di conflitti e di guerre civili. Le prime contromisure e la scelta del centro di Bevera, pochi giorni dopo passato sotto la gestione diretta di Prefettura e Crocerossa, hanno da una parte consentito di dare un sostegno ai migranti e dall’altra di preservare il più possibile l’ordine e la sicurezza, oltre che da bivacchi e da problemi di carattere igienico sanitario anche da quelle azioni bieche e strumentali di pochi soggetti interessati a tutti i costi a cercare visibilità personale organizzando inutile e dannose azioni di protesta. Ci eravano riusciti ma con il passare delle settimane, però – continua Scullino – il centro di accoglienza ha perso quella sua connotazione di polmone umanitario temporaneo. Una buona parte di migranti e soprattutto irregolari hanno aumentato la loro permaneza, diventando ora quasi stanziali e durante il giorno invadendo luoghi pubblici, creando problemi di varia natura, anche gravi".

Gli ultimi episodi, se pure sporadici, sono stati emblematici e sono un campanello d’allarme che ci obbligano a prendere le contromisure necessarie: risse tra gruppi di tunisini, clandestini spesso ubriachi, ora anche le prime tendopoli abusive che abbiamo subito fatto sgomberare ed incomprensibili scioperi della fame, non autorizzati e politicizzati, organizzate da soggetti italiani che strumentalizzando gli immigrati rischiano di creare disordini e rischi di sicurezza dopo non più controllabili. Nel frattempo i ventimigliesi si stanno sempre più preoccupando: alcuni cittadini spaventati della situazione vivono on disagio; genitori che hanno paura a far girare in centro o nei giardini i loro figli; stazione ferroviaria di nuovo invasa e impraticabile.

<Per questo – tuona Scullino – è arrivata l’ora di dire BASTA. Il centro di Bevera non funzionando come all’inizio con un obiettivo preciso va smantellato velocemente, entro una settimana al massimo dieci giorni e la città deve essere restituita ai cittadini. Per fare questo avremo ancora bisogno delle forze dell’ordine che non ci stancheremo mai di ringraziare per la loro opera e la loro presenza. Ma con la chiusura del centro serviranno controlli ancora più assidui in Città, ma anche fermi ed espulsioni quando si riscontreranno irregolarità da parte degli extracomunitari. Ci sono leggi ben precise, che devono essere rispettate da tutti, senza differenze e senza inaccettabili forme di razzismo, ma da tutti . E la città, dopo aver dato tanto, merita di vivere nella legalità>.

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