Il sindaco e gli asssessori di Camporosso si sono azzerati lo stipendio

“A fronte del periodo di forte difficoltà dei Comuni italiani, che sono obbligati ogni giorno a tagliare le spese, vogliamo dimostrare ai cittadini che noi andiamo oltre e non siamo qui per convenienza” spiega il sindaco Tiziana Civardi
Il Sindaco e gli Assessori di Camporosso si sono azzerati lo stipendio. E’ questo il sunto di quanto è stato approvato, con formale deliberazione di Giunta comunale. Gli amministratori della Città di Camporosso hanno messo mano al loro stipendio, deliberando un taglio per il 2011 della loro indennità di funzione, con decorrenza dal 1° Maggio 2011.
“A fronte del periodo di forte difficoltà dei Comuni italiani – afferma il Sindaco Tiziana Civardi -, che sono obbligati ogni giorno a tagliare le spese, vogliamo dimostrare ai cittadini che noi andiamo oltre e non siamo qui per convenienza. Il nostro impegno amministrativo è un servizio per la comunità camporossina e vuol esserlo anche per il Paese. Fare l’amministratore oggi non è come una volta. Da Roma arrivano ogni anno meno soldi, in più viene chiesto ai Comuni di tagliare le spese. Ma chi decide tutto a tavolino, con lauti stipendi, forse non vive nel mondo reale e non si rende conto che tagliare le spese significa, col tempo, arrivare anche al taglio dei servizi, e che tutto ciò penalizza i cittadini.”
“In Italia essere un Comune virtuoso – aveva detto qualche giorno fa il Vice Sindaco Marco Bertaina – significa essere “cornuti e mazziati”. Più cerchi di limitare l’imposizione fiscale, più ti adoperi per una gestione finanziaria oculata, e più sei esposto a penalizzazioni da parte del Governo centrale. Per Roma è facile tagliare, per noi non è lo perché tutto va a discapito dei cittadini. Sono anni che continuiamo a tirare la cinghia, mentre a Roma?”
“I componenti della Giunta – afferma il Primo Cittadino – sono sei. Il compenso che percepiamo non è commisurato al lavoro che svolgiamo quotidianamente e alle responsabilità sempre maggiori che ci vengono affidate. La nostra iniziativa vuol essere un’azione simbolica ma forte che sensibilizzi chi è a Roma. Molti amministratori locali, soprattutto dei piccoli Comuni, non percepiscono quasi nulla. I sacrifici devono farli anche i politici che siedono a Roma. L’ANCI, l’Associazione dei Comuni italiani, deve portare avanti questa battaglia”.