Caritas, aggiornamento su migrazioni e accoglienza ai profughi che sbarcano a Lampedusa

Un team di Caritas Italiana, coadiuvato dalla parrocchia e dai volontari di Lampedusa, si trova sull’isola e partecipa alle operazioni di sbarco presso il molo commerciale per fornire il supporto necessario
Dopo oltre una settimana di tregua, il 28 aprile sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa.
I numeri parlano di circa 3.000 persone approdate in pochi giorni sulle coste della piccola isola siciliana. I flussi sembrano ormai definitivamente cambiati in quanto oltre il 90% degli arrivi è avvenuto dalla Libia.
Si tratta di migranti provenienti in gran parte da paesi dell’Africa sub sahariana come Somalia, Eritrea e Nigeria ma anche da Pakistan e Tunisia.
Il viaggio che devono affrontare è certamente molto più duro di quello a cui assistevamo nei mesi scorsi quando erano necessarie 20 ore per raggiungere Lampedusa da Sfax, in Tunisia.
Ora la partenza avviene dalle coste della Libia con pescherecci molto grandi in cui le persone sono stipate all’inverosimile e affrontano fino a 40 ore di viaggio.
In più occasioni le unità navali italiane sono dovute intervenire sia per le cattive condizioni meteorologiche che per l’inadeguatezza dei barconi che rischiano costantemente di affondare sotto il peso di centinaia di persone.
Un team di Caritas Italiana, coadiuvato dalla parrocchia e dai volontari di Lampedusa, si trova sull’isola e partecipa alle operazioni di sbarco presso il molo commerciale per fornire il supporto necessario, in stretta collaborazione con le altre organizzazioni umanitarie, le forze di polizia e la Protezione civile.
Le condizioni dei migranti sono spesso precarie: donne incinte e minori, anche molto piccoli, giungono provati dal viaggio, bagnati e stanchi per le molte ore passate in navigazione. La macchina dell’accoglienza ha faticato a riattivarsi dopo una settimana di sostanziale fermo degli sbarchi. Ad oggi, comunque, si è riusciti a sistemare, seppur con qualche difficoltà, tutti i migranti e una parte consistente di questi è già stata imbarcata sulle navi per essere trasferita nei centri sulla
terra ferma. A largo di Lampedusa è attraccata la nave Flaminia, della Tirrenia, dove sono stati trasbordati circa 700 migranti in attesa di trasferimento.
Da alcune interviste a chi è appena sbarcato, abbiamo appreso che in Libia le forze governative stanno ammassando sulla costa a nord di Tripoli migliaia di migranti sub sahariani o del Corno d’Africa da inviare verso l’Italia. Alcuni di loro hanno dovuto attendere anche due settimane prima di poter partire in quanto non si era raggiunto il numero previsto di alcune centinaia di persone.
Questa nuova emergenza si caratterizza anche per una diversa modalità di intervento nei soccorsi e nell’accoglienza in quanto la cabina di regia è passata in mano alla protezione civile che è giunta a Lampedusa già da alcuni giorni.