Il 12 agosto, a Sospel, la commemorazione dell’eccidio di diciassette partigiani italiani e francesi

10 agosto 2010 | 11:14
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Il 12 agosto, a Sospel, la commemorazione dell’eccidio di diciassette partigiani italiani e francesi

Sui monti delle Alpi Marittime e sul Grammondo partigiani italiani e partigiani francesi combatterono insieme per la libertà e insieme morirono per la pace e per il sogno di un mondo di giustizia e dignità per tutti, in cui credevano

L’Associazione nazionale Partigiani d’Italia – sezione di Sanremo – comunica che giovedì 12 agosto a Sospel (Francia) si terrà la commemorazione dell’eccidio di diciassette partigiani italiani e francesi che, dopo due giorni e tre notti di atroci torture,  furono fucilati dai nazifascisti. Per coprire le urla dei Partigiani torturati i Tedeschi fecero rullare a lungo i tamburi: i componenti
della gendarmeria locale, colpiti da tanta atrocità, si unirono ai partigiani. Tre giorni dopo l’eccidio le forze alleate sbarcarono sulle coste francesi.

Sui monti delle Alpi Marittime e sul Grammondo partigiani italiani e partigiani francesi combatterono insieme per la libertà e insieme morirono per la pace e per il sogno di un mondo di giustizia e dignità per tutti, in cui credevano, e che oggi
assumiamo come compito nostro far diventare una realtà concreta.

Caddero i Partigiani francesi delle formazioni “Chasseurs des Alpes”:
Adolphe Faldella  –  Alphonse Rostagni – Mario Tironi – Jean Tolosano

Caddero i Partigiani italiani della V Brigata “Garibaldi”:
Michele Badino – Antonio Bazzocco – Bruno Bellon – Oreste Fanti – Armando Ferraro – Sergio Franceschi – Pietro Gavini – Bruno La Rosa – Osvaldo Lorenzi – Luigi Martini – Bruno Pistone – Alberto Quadretti – Mario Roncelli

 Il programma predisposto dal Comune di Sospel prevede il raduno alle ore 9 dei partecipanti in piazza davanti al Comune di Sospel, la formazione del corteo per la deposizione delle corone nel luogo della fucilazione dove si terrà la commemorazione ufficiale, la celebrazione della S.Messa nella Cattedrale e la deposizoione delle corone al cimitero sulla tomba dei martiri de l’Albarea.