Marocchino si aggira con fare sospetto nei pressi della filiale Bnl di Ventimiglia, arrestato

4 maggio 2010 | 08:00
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Marocchino si aggira con fare sospetto nei pressi della filiale Bnl di Ventimiglia, arrestato

Sottoposto a rilievi fotosegnaletici la vera identità del soggetto la ricavano i Carabinieri che scoprivano anche essere già stato espulso dal territorio nazionale con provvedimento emesso dalla Questura di Genova e rientrato clandestinamente.

Nella serata di ieri, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Ventimiglia hanno tratto in arresto MOKHLES Abdelfattah,39 anni, di origine marocchina e in Italia senza fissa dimora, celibe, pregiudicato. L’uomo, nell’ambito di uno specifico servizio di prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio e la persona, nel corso della mattinata era stato notato dai militari, assieme ad un connazionale, aggirarsi con fare sospetto nei pressi della filiale della B.N.L. di Ventimiglia e, di lì a poco, salire a bordo di un’autovettura Renault Megane di colore blu con targa francese condotta da una donna.

I militari provvedevano ad inseguire e fermare l’auto per procedere ad accurati controlli sul conto degli occupanti. Il predetto nella circostanza forniva una carta d’identità belga sulla quale gli operatori nutrivano dubbi circa l’autenticità. Accompagnato in caserma ed invitato a compilare il predisposto modulo di autocertificazione per stranieri, lo stesso si tradiva riportando generalità in parte non corrispondenti a quelle poste sul documento.

Sottoposto a rilievi fotosegnaletici la vera identità del soggetto la ricavano i Carabinieri che scoprivano anche essere già stato espulso dal territorio nazionale con provvedimento emesso dalla Questura di Genova e rientrato clandestinamente. Pertanto, al termine degli accertamenti, veniva tratto in arresto con l’accusa di essere rientrato nel territorio nazionale nonostante gravato da provvedimento di espulsione, per aver fornito false generalità ed essere in possesso di un falso documento d’identità valido per l’espatrio. Rinchiuso presso le camere di sicurezza della caserma è in attesa di essere giudicato con il rito direttissimo.