Uomini a cose. Il “Saper fare” dalla Preistoria al Medioevo, oggi pomeriggio conferenza a Diano

Dopo le due interessanti conferenze di Andrea De Pascale e Paolo De Vingo, che hanno presentato il “saper fare” nella preistoria e nel medioevo, il terzo ed ultimo appuntamento vedrà come relatore la dottoressa Daniela Gandolfi
Si conclude questo pomeriggio al Palazzo del Parco di Diano Marina il IV Ciclo di Conferenze “Liguri e Liguria antica” organizzato dal Museo Civico, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Diano Marina e l’Istituto Internazionale di Studi Liguri.
Il ciclo di incontri, avente quest’anno come tema Uomini e cose. Il “saper fare” dalla preistoria al medioevo, si propone di illustrare l’evoluzione delle scoperte tecniche dell’uomo in rapporto alle materie prime e al territorio.
Dopo le due interessanti conferenze di Andrea De Pascale e Paolo De Vingo, che hanno presentato il “saper fare” nella preistoria e nel medioevo, il terzo ed ultimo appuntamento vedrà come relatore la dottoressa Daniela Gandolfi, Direttrice del Museo Civico, che affronterà il tema Un antico “saper fare”: la fusione delle campane, in cui presenterà questa antica tecnica e i rari ritrovamenti liguri tra i quali quello eccezionale avvenuto durante il restauro della chiesa di S. Giovanni Battista di Diano Castello.
Daniela Gandolfi si è laureata in archeologia classica all’Università degli Studi di Genova. Dal 1984 opera nell’Istituto Internazionale di Studi Liguri di Bordighera e dal 1994 è stata nominata ispettore onorario per l’archeologia dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha al suo attivo numerose campagne di scavo archeologico e ricerche, sia terrestri che subacquee, in ambito ligure, nazionale e internazionale. Dal 2005 ha ripreso le ricerche archeologiche nell’area della Chiesa di SS. Nazario e Celso nel Prato Fiorito di Diano Marina, ed è autrice di numerose pubblicazioni edite in riviste periodiche e monografiche. Ha partecipato a convegni di studio anche internazionali ed è docente della Scuola Interdisciplinare delle Metodologie Archeologiche per i moduli sulle tecniche di scavo, sulla ceramica romana e sull’archeologia subacquea. Nel 2003 è stata chiamata a far parte della Missione Archeologica Italiana ad Iasos di Caria nella Turchia meridionale, dove coordina un progetto di ricerca sulla circolazione delle ceramiche sigillate di età romana. E’ coordinatrice scientifica, per la parte italiana, del progetto “Via Iulia Augusta: itinerario transfrontaliero del patrimonio romano” nell’ambito del programma di iniziativa comunitaria Interreg IIA-Alcotra 2000-2006.
La conferenza si terrà nella Sala Conferenze “Margherita Drago” della Biblioteca Civica A.S. Novaro alle ore 16. L’ingresso è gratuito.